Centrale a basso consumo e ricerca Hera verso la transizione ecologica

L’impegno della multiservizi a livello locale contenuto nel nuovo report online sulla sostenibilità. Più efficienza energetica in via Casalegno e impianti idrici ottimizzati sono i due esempi virtuosi

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Una nuova illuminazione per la centrale di cogenerazione di via Casalegno e uno studio per cercare di capire come aumentare l’efficienza energetica del sistema idrico locale. Sono queste le due iniziative messe in campo da Hera per contribuire alla transizione energetica e pubblicate nella nuova edizione del report tematico di sostenibilità ‘Energie per il clima’, nel quale la multiservizi racconta i principali risultati già raggiunti lungo la strada del grande obiettivo di riduzione delle emissioni del 37% entro il 2030.

Tra le iniziative portate avanti a Imola, Hera Luce ha progettato e realizzato, in collaborazione con l’unità produttiva del cogeneratore, il nuovo sistema di illuminazione della centrale in via Casalegno. Il progetto segue la strategia europea del ‘New green deal’ e ha permesso di ridurre i consumi di oltre l’80%, pari a un risparmio di circa 15 tonnellate all’anno di petrolio e ad una riduzione delle emissioni di oltre 22 tonnellate di CO2. La struttura è stata inoltre valorizzata grazie ad un intervento mirato a ripristinare la visione originale del progetto architettonico, con l’inserimento di apparecchi led customizzati per far risaltare le pareti in plexiglass del corpo della centrale e l’utilizzo di proiettori architetturali sulla torre che consentono la creazione di diversi scenari luminosi: grazie ad un sistema di controllo centralizzato sarà infatti possibile utilizzare diversi colori per illuminare la torre camini.

Un secondo progetto attivo tra città e circondario nasce dalla collaborazione che Hera e l’Università degli Studi di Napoli Federico II, attraverso il Centro servizi metrologici e tecnologici avanzati, stanno portando avanti per l’analisi dei consumi energetici del sistema idrico locale e l’individuazione di soluzioni per ridurli. Grazie alla collaborazione in atto, verranno verificate le potenzialità di recupero energetico a partire dalle centrali di potabilizzazione Pontesanto, Bubano e Belfiore, saranno individuati scenari tipici del funzionamento della rete di distribuzione in corrispondenza di diverse condizioni di utilizzo e definiti indici parametrici dell’efficienza energetica complessiva del sistema e dei singoli impianti.

"Gli effetti ormai evidenti dei mutamenti climatici – commenta Orazio Iacono, amministratore delegato del Gruppo Hera – ci invitano a proseguire con rinnovato slancio sulla strada di una transizione che per noi passa anche dallo sviluppo di più fonti rinnovabili: penso per esempio alla nostra produzione di biometano, ma anche all’idrogeno come vettore energetico. Per non dire del fotovoltaico, con un programma di installazione di impianti su discariche esaurite e impianti del ciclo idrico".