Centro storico, un’altra chiusura Il Bar Sport si arrende alla crisi

Il locale ha tentato di riprendersi dopo i difficili anni del Covid, ma il caro-energia ha dato il colpo di grazia. Il sindaco Franceschi: "Invitiamo le proprietà a rivedere i canoni d’affitto per tendere la mano ai negozianti".

Serrande abbassate al Bar Sport di Castel Guelfo. Una chiusura improvvisa che non è passata inosservata agli occhi del paese. Già, perché quello di via Macello era uno degli esercizi storici del territorio guelfese. Un locale situato a pochi passi dalla centralissima torre dell’Orologio. "Nei giorni scorsi ho incontrato i gestori dell’attività che mi hanno raccontato delle difficoltà nel sostenere i costi alti dell’affitto dell’immobile ed il calo nei flussi della clientela – racconta il sindaco Claudio Franceschi –. La loro volontà era quella di stringere i denti fino all’estate, per sfruttare i meravigliosi spazi esterni del bar, poi le tante spese hanno preso il sopravvento". Quasi un vicolo cieco. "Le frequentazioni della gente nel periodo post pandemia erano diminuite in modo evidente – continua il primo cittadino –. Il caro bollette, poi, ha dato la mazzata finale. Un vero peccato perché parliamo di una location meravigliosa e completamente slot-free. L’auspicio è quello di trovare al più presto qualcuno interessato a riprendere in mano la situazione".

In uno scacchiere ricettivo dell’abitato che, a ridosso del suo cuore nevralgico, conta ancora tre esercizi: la caffetteria gelateria Settecento di viale 2 Giugno, il Caffe Centrale di via Gramsci ed il Nuovo Caffè Paso in piazzale Dante Alighieri.

"Sicuramente, di questi tempi ed in una realtà paesana come la nostra, sarebbe funzionale rivedere i canoni di affitto degli esercizi per tendere la mano ai commercianti – ragiona Franceschi –. Come amministrazione siamo al lavoro sui tanti progetti che cambieranno radicalmente la fisionomia del nostro centro storico. Una forte spinta propulsiva di rilancio che porterà con sé anche diverse opportunità di lavoro".

Novità anche per quanto riguarda un’altra chiusura eccellente del posto. E’ trascorso ormai quasi un anno dallo stop del noto bar pasticceria San Carlo di Poggio Piccolo. E la notizia lasciò davvero tutti di stucco per il prestigio e la bontà del servizio proposto. Il tempio delle colazioni, delle pause pranzo e degli incontri di lavoro a pochi metri dall’outlet. Per non parlare di quei capolavori, dolci e salati, d’asporto. Secondo gli ultimi rumors, però, ci potrebbe essere presto uno spiraglio. Sarebbero pervenute, infatti, alcune richieste per rilevare la proprietà della porzione di immobile destinata alla pasticceria con annessi attività e macchinari. L’obiettivo resterebbe quello di riportare agli antichi fasti il locale puntando forte su una proposta di qualità. Senza dimenticare la collocazione strategica incastonata proprio al centro del pianificato ampliamento dell’area logistica di Castel Guelfo.

Mattia Grandi