"Cerchiamo dieci persone e non riusciamo a trovarle Le scuole non ci aiutano"

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di Gabriele Tassi

Trovare e tenersi stretto il personale diventa un gioco al rilancio. "Le piccole e medie aziende cominciano a soffrire la concorrenza dei grandi gruppi e delle multinazionali, e così, trovare lavoratori diventa sempre più difficile". Luca Sassi, amministratore delegato di Agrimola, azienda casalese specializzata nella trasformazione e lavorazione di frutta mette sul piatto un problema "comune a molte altre realtà in questo periodo".

Perché parla di concorrenza?

"Perché i giovani oggi guardano alle grandi aziende, a contratti più competitivi. E in alcuni casi, anche con i lavoratori di provata esperienza, a qualche imprenditore capita di dover ritoccare pure la busta paga".

Quali sono gli effetti quindi?

"Il principale è la difficoltà di trovare personale a tutti i livelli, dai carrellisti fino ai laureati. Noi siamo alla ricerca di una decina di persone, ma le difficoltà non sono poche".

Ci faccia un esempio

"Per vincere la sfida dell’industria 4.0, migliorare l’automazione dei processi e l’efficienza dei macchinari ad alta tecnologia che abbiamo di recente acquistato, c’è bisogno di un ingegnere con derivazione elettronica. Un posto ancora vacante in azienda che non siamo riusciti ancora ad assegnare a nessuno".

Ma non sarà l’impegnativo titolo di studio?

"Il problema si ripete in realtà a tutti i livelli. Abbiamo avviato anche la ricerca per quattro carrellisti: non è certo più facile trovarli. In questo lavoro si è soggetti a diversi sbalzi di temperatura per via delle celle frigorifere e l’atmosfera protetta e non va certo bene a tutti".

Quale strategia state usando per il reclutamento?

"Ci siamo rivolti prima alle scuole e poi alle agenzie interinali, con risultati praticamente nulli. L’impressione è proprio quella che i giovani puntino soprattutto ai grandi gruppi, con ampia marginalità".

Come state tamponando il problema?

"Per il momento con qualche corso in azienda, aggiornando il personale sulla parte tecnica e l’automazione. Facciamo il possibile per andare ’a dama’, e in questo momento è una scelta obbligata".