"Un’opera strategica e importante, ma che deve esssere calata nella giusta misura". Il sindaco Marco Panieri ribadisce l’atteggiamento fiducioso in una soluzione mediata e condivisa che possa limitare l’impatto del quadruplicamento della linea ferroviari.
"Il 27 ci sarà il primo incontro con il tavolo istituzionale – spiega il primo cittadino –. In quella sede dirò, come ho già anticipato, che sarebbe importante far ricevere almeno in una seduta tutti i comitati per raccogliere le loro posizioni e fare massa comune, per rafforzare la posizione mediata con i cittadini".
L’opera, per quanto strategica, avrà un iter non breve. "Si tratta di un’opera che segue l’iter Pnrr ed è ritenuta strategica, ma siamo ancora allo studio embrionale". Si sconta anche la mancanza di una fase preliminare che aveva portato i sindaci dei territori interessati a scrivere una lettera comune a Rfi. "Cè stata una mancanza di confronto iniziale, con le comunità e con tutti i cittadini. L’iter – prosegue –, prevede per prima cosa di chiudere questa fase embrionale della scelta dei corridoi". In seguito ci saranno lo studio di fattibilità tecnico economica, lo studio esecutivo, la gara, la conferenza dei servizi.
Ma prima va anche allargato lo sguardo e capito come si inserisce l’opera nel quadro regionale: "Parliamo del tratto Bologna-Castel Bolognese – spiega Panieri – ma in realtà il potenziamento riguarderà un tratto molto più ampio. Bisogna capire cosa succede all’innesto a Bologna. Come dialogherà con le opere già presenti? Cosa accadrà a Castel Bolognese? Sicuramente è un’opera strategica e importante ma è necessaria la giusta misura".
Le ipotesi valutate finora sono tre o quattro, e hanno peraltro subito alcune modifiche nel tempo. Il sindaco ha già detto nell’intervista rilasciata a Ferragosto al Carlino che la soluzione più auspicabile al momento è quella a nord dell’A14: "Il percorso a fianco della linea esistente è il più impattante e va scartato. Quello a nord dell’autostrada, delle tre è la solzione più auspicabile ma anche questa ha un impatto e taglia proprietà di aziende agricole. E per questo va presidiata. E sempre per questo motivo, dove possibile, abbiamo chiesto si valuti l’opzione interrata". Gli enti locali si faràannoassistere da un tecnico: "Come città metropolitana abbiamo affidato l’incarico a un professionista che ci accompagnerà nell’iter e ci aiuterà a dare una risposta concreta".