Incidente sul Corno alle Scale: l'ultimo saluto a Andrea 'Fati' Cembali

Gli amici e l’Andrea Costa piangono Cembali. Giallo sulle dinamiche della caduta: "Nessuna conferma che stesse scattando una foto"

Migration

Sale forte il pianto della città per la scomparsa di Andrea Cembali, il 29enne che domenica ha perso la vita in montagna, al Corno alle scale, in seguito a una caduta di decine e decine di metri. Un abbraccio cominciato poche ore dopo la tragedia, con un minuto di silenzio da parte dell’amata squadra di basket, l’Andrea Costa e un commovente striscione da parte della tifoseria: "Ciao Fati". Sì lo chiamavano così: "’fati robe’ – spiega un amico, salutando Cembali sulla sua pagina Facebook – perché dai tuoi modi strani di fare e di essere eri sempre un ragazzo dal cuore d’oro e sempre disponibile per qualsiasi persona, la gente che ha avuto il modo e la fortuna di conoscerti ti voleva bene per quello che eri, un ragazzo semplice e gioioso. Sarai per sempre nei nostri cuori".

Dopo l’omaggio della partita, ieri, anche la squadra ha espresso la propria commozione in un comunicato: "L’Andrea Costa Imola Basket esprime con grande dolore il proprio cordoglio alla Famiglia di Andrea Cembali, nostro super tifoso, tragicamente scomparso nella giornata di domenica".

E poi rivolti agli appassionati di pallacanestro e amici di Andrea: "Esprimiamo, inoltre, la nostra vicinanza anche al gruppo dei nostri tifosi, l’Onda d’Urto, che ha perso un grande amico e un compagno d’avventure.

Con Andrea ci vengono a mancare il suo sorriso e la sua vivacità che esprimeva nelle gradinate del PalaRuggi e sugli spalti di tutti i palazzetti italiani, quando seguiva le nostre trasferte". I funerali si svolgeranno giovedì, con partenza dalla camera mortuaria alle 9,30 in direzione della chiesa di San Prospero.

Tragica fatalità. E’ l’unico modo per descrivere le circostanze dell’incidente che è costato la vita a Cembali. Il ventinovenne era partito assieme ad altri due amici nella mattinata di domenica per affrontare un’escursione sul sentiero Cai 337, conosciuto come sentiero dei Balzi dell’Ora, un percorso complesso, per escursionisti esperti. Poi, intorno a mezzogiorno la tragedia: il ventinovenne aveva raggiunto quota 1850 metri, tra Passo del Vallone e Punta Sofia, quando, per cause ancora in fase d’accertamento è precipitato a valle, morendo sul colpo. "Andrea – ricostruisce il Saer, Soccorso alpino – quando ha raggiunto le vicinanze di un punto panoramico, accorgendosi del sentiero particolarmente stretto ed esposto, aveva deciso di tornare sul sentiero principale" essendo da sempre, come spiegano gli amici, una persona prudente e coscienziosa. Il 29enne si trovava all’altezza di un punto particolarmente suggestivo dove spesso gli escursionisti scattano foto, "ma – spiegano dal Soccorso Alpino – non si ha alcuna evidenza del fatto che Andrea, al momento della scivolata, stesse scattando una foto, come diversamente riportato dalle prime fonti raggiunte, o avesse in mano smarthphone o macchine fotografiche. Inoltre si precisa che l’orario in cui è stato inviato l’allarme è alle 11.50 circa e non alle 13.30".