Imola, torna il circo con gli animali

Sei anni dopo il caso Alexander, ecco la deroga. "Impossibile vietarlo"

Deroga concessa al circo Millennium in vista di un cambio di regolamento

Deroga concessa al circo Millennium in vista di un cambio di regolamento

Imola, 30 ottobre 2018 - Hic sunt leones. Sei anni dopo la fuga di Alexander, che portò Imola alla ribalta nazionale, le sponde del Santerno ospiteranno di nuovo uno spettacolo con felini, zebre ed elefanti. Accadrà dal 15 al 26 novembre, quando in via Pirandello è previsto l’arrivo del circo Millennium. Il Consiglio comunale darà infatti oggi pomeriggio il via libera alla deroga a quel regolamento per la tutela e il benessere degli animali modificato (in senso più restrittivo per gli operatori del settore) nel 2012, proprio all’indomani del caso della giraffa scappata dal circo Martini e morta al termine di una mattinata di follia. E che da allora ha tenuto lontani dalla città gli animali di cui sopra, lasciando le porte aperte solo a poche specie.

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Cosa è cambiato nel frattempo? Al di là della Giunta (il sindaco Daniele Manca si spese in prima persona nel giro di vite), praticamente nulla. O meglio, in questi anni, tutte quelle amministrazioni comunali che hanno provato a limitare gli show con animali esotici hanno visto le loro scelte sconfessate dal Tar. Trovandosi costrette a pagare le spese di giudizio. E così, quando il circo Millennium ha chiesto di portare il proprio spettacolo in via Pirandello, facendo capire che era pronto a intraprendere la via del tribunale amministrativo, si è preferito evitare guai: per ora con una semplice deroga, in futuro con una nuova modifica al regolamento. In pratica, si tornerà a com’era prima del caso Alexander.

«In assenza di norme primarie che autorizzino interventi degli enti locali», il potere generale dei Comuni «non può condurre all’adozione di norme regolamentari che, a prescindere dal concreto verificarsi di situazioni di pericolo per l’igiene e la salute pubblica, prevedano in via preventiva e generalizzata il divieto assoluto di detenzione e utilizzo di determinati animali negli spettacoli circensi», recita la delibera che passerà oggi al vaglio del Consiglio comunale.

D’altra parte, dalla legislazione italiana «non è dato evincere il divieto assoluto d’impiego negli spettacoli circensi di animali», si legge ancora nel documento. C’è una legge del 1968, «che regola l’intera materia dei circhi equestri e ne sostiene il consolidamento e lo sviluppo in relazione alla funzione sociale riconosciuta dallo Stato», ricordano dalla Giunta. E poi quella del 1992, che «ha limitato l’operatività dei divieti concernenti la detenzione di animali di specie selvatica, facendo salva la categoria dei circhi e delle mostre faunistiche». Poi è chiaro, va rispettato e salvaguardato il benessere di leoni, tigri, zebre e di tutti gli altri. Ma quella è un’altra storia. A dispetto di quanti preferirebbero esibizioni di soli trapezisti e giocolieri, lo spettacolo – con animali – deve andare avanti. E allora: venghino signori, venghino.