Circondario, la protesta dei sindacati: "Poca attenzione al confronto"

Dal tavolo di contrattazione decentrata agli incentivi per la polizia locale, le organizzazioni dei lavoratori chiedono risposte

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Dopo un periodo di tregua, torna il problema delle relazioni sindacali al Circondario. Ad aprile sono state elette infatti le nuove Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) dell’ente dei dieci Comuni del territorio, che ha sede in via Boccaccio. E "subito dopo è stata inviata la richiesta di apertura del tavolo di confronto sindacale", ricostruiscono Maurizio Serra (Fp Cgil Imola), Elisa Checcoli (Cisl Fp), Giuseppe Rago (Uil Fpl) e Olivetta Dall’Olmo (Csa). "Nonostante un successivo sollecito – aggiungono però i sindacati –, il tavolo di contrattazione decentrata non è ancora stato attivato: tavolo che dovrà discutere del salario accessorio e di forme incentivanti per i dipendenti di quell’ente".

Le organizzazioni sindacali fanno sapere infatti di voler "evitare la consuetudine di svolgere questo confronto a fine anno, che si riduce ad una corsa contro il tempo senza poter discutere approfonditamente con lavoratrici e lavoratori dell’impiego delle forme di salario accessorio previste dal contratto nazionale di lavoro". Tra l’altro, Fp Cgil Imola, Cisl Fp area metropolitana, Uil Fpl e Csa ricordano di aver "chiesto successivamente di aprire il medesimo confronto anche per tutti gli altri enti locali e Asp al fine di evitare lo stesso problema delle corse di fine anno". A tutt’oggi, però, "nessuna risposta da parte del Circondario – protestano i sindacati – che usualmente cura il raccordo con la contrattazione di tutti gli altri enti locali".

E non è finita. "Si aggiungono ulteriori mancate risposte", è la contestazione mossa da Fp Cgil Imola, Cisl Fp area metropolitana, Uil Fpl e Csa. Per esempio, quelle le relative alle "richieste di discutere di forme di incentivazione per il personale amministrativo e del corpo di Polizia locale interessati dalle attività di gestione di grandi eventi come il recente Gran Premio di Formula 1, il Giro ciclistico d’Italia, i concerti in Autodromo a partire dal 28 maggio prossimo e ulteriori eventi come il Crame di settembre 2022". Anche in questo caso, "nonostante le richieste con relativi solleciti – affondano i sindacati –, stiamo ancora attendendo le risposte".

Insomma, l’equilibrio sembra davvero precario. Anche perché parliamo di un comparto particolarmente delicato per Imola e per gli altri nove comuni. Ecco perché i sindacati hanno fretta e incalzano. "Il silenzio verso chi rappresenta lavoratrici e lavoratori significa non considerare chi materialmente ha reso possibile quei grandi eventi che hanno dato e daranno lustro al territorio", rivendicano Fp Cgil Imola, Cisl Fp area metropolitana, Uil Fpl e Csa. E aggiungono: "Dietro ognuno di questi avvenimenti c’è tanto lavoro, con orari modificati e ferie bloccate: riconoscere e valorizzare questo impegno è molto importante. In mancanza di risposte concrete – è la conclusione –, sarà inevitabile procedere a forme di mobilitazione di tutto il personale coinvolto".