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’Cittadinanza in scena’. A Dozza va in scena il teatro per la comunità

Dal 20 ottobre al 22 dicembre un calendario dedicato a temi come inclusione, benessere mentale e riflessione sugli stereotipi. Primo spettacolo in programma ’Quel luogo dentro di noi’.

’Cittadinanza in scena’. A Dozza va in scena il teatro per la comunità

La terza edizione di ‘Cittadinanza in scena’ fa tappa, ancora una volta, al teatro comunale di Dozza. Così dal 20 ottobre al 22 dicembre, la sala spettacoli di via XX Settembre si trasformerà nell’epicentro del consolidato progetto di cittadinanza attiva. Un appuntamento inserito nel quadro delle iniziative di ‘Oltre la Siepe’ in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Imola, il Coordinamento Regionale ‘Teatro e Salute Mentale’ ed il mondo della scuola.

Sette show con ingresso a offerta libera (prenotazione via messaggio al 380 7550687), dopo il riuscitissimo prologo di qualche giorno fa nel prato della Rocca di Imola, e tante realtà coinvolte: Gruppo Teatrale ‘Tabù ?’ e Banda TaMbù, Tilt, Exit, Collettivo Non Ordinario, Davide Dalfiume con i suoi allievi del corso di Università Aperta, Federico Caiazzo e Teatro di Quartiere. Il frutto concreto del lavoro dei rappresentanti del terzo settore, degli operatori culturali e dei professionisti del comparto sanitario. Un impegno che ha dato vita nel 2008 al progetto ‘Teatro e salute mentale’ che schiera, al fianco dei Servizi di Salute Mentale della Regione, diversi soggetti artistici. Il teatro diventa, quindi, uno strumento utile e necessario per costruire un percorso di emancipazione in una comunità che desidera essere inclusiva e che vuole prendersi cura di sé e delle differenze che la caratterizzano. Un autentico invito alla cittadinanza per alimentare la riflessione sugli stereotipi e contrastare i pregiudizi. Ma anche il modo per sviluppare modelli positivi, finalizzati alla sana convivenza, attraverso temi come la qualità della vita ed il benessere mentale. L’opportunità per tutti di coniugare insieme memoria, testimonianza e trasformazione.

La rassegna di quest’anno presenta degli aspetti di forte innovazione che rispondono ai bisogni emersi dal lungo e fruttuoso rapporto maturato con le istituzioni scolastiche e la cittadinanza. Con una grande certezza: ribadire la funzione del teatro nel permettere alle esistenze di emergere, raccontarsi e di rappresentarsi sulla scena sociale. Un tassello fondamentale per la crescita personale e comunitaria. Si partirà il 20 ottobre alle ore 21 con ‘Quel luogo dentro di noi’, insieme alla Compagnia Exit, poi, sette giorni dopo, spazio a ‘La cantatrice calva’ con i giovani attori della Tilt. Comicità sugli scudi il 19 novembre, alle 16, con ‘Kit comico per tempi moderni’ di Davide Dalfiume e i suoi allievi del corso di Università Aperta. Il 24 ‘Marlena’ con il Collettivo Non Ordinario mentre il 7 dicembre sarà la volta di ‘Alla fine del viale’ con Federico Caiazzo. Il 15 ‘Campanile&Campanile’ con gli attori di Teatro di Quartiere prima del gran finale del 22, in un luogo ancora da definire, con ‘Il sogno dello spaventapasseri’ e il Gruppo Teatrale ‘Tabù ?’ e Banda TaMbù.

"L’ennesima occasione per cogliere le istanze di una comunità che manifesta bisogni ma, al tempo stesso, è preziosa risorsa – spiega il vicesindaco di Dozza, Giuseppe Moscatello -. Un concetto che sta alla base del welfare ‘generativo’, ovvero in grado di rigenerare e di dare una risposta originale".