Colpito al collo per il possesso di una bici

Il sanguinoso episodio in viale Carducci: il ferito è stato operato. La polizia denuncia a piede libero un ragazzo di 27 anni

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di Gabriele Tassi

L’apice del litigio si trasforma in una specie di assalto all’arma bianca. A scattare però è la tagliente lama di un flessibile elettrico, puntato contro la gola della vittima. Attimi di paura e un uomo che finisce in ospedale con ferite gravi: la sequenza si svolge tutta nei dintorni della ben nota pensilina di viale Carducci, nella sera di qualche giorno fa. Un luogo più volte segnalato dai residenti come piccolo concentrato di degrado e di assembramenti notturni anche in piena pandemia. Una zona da tempo sotto la lente del Comune e delle forze dell’ordine, ma che ancora vive di luce e ombra.

L’inizio è una banale discussione tra due giovani di origine marocchina "probabilmente per il possesso di una bicicletta", spiegano dal commissariato. Poi i toni si alzano e vanno ben oltre: un ragazzo di 27 anni impugna un flessibile a batteria e si scaglia contro la giugulare del suo connazionale, un 39enne. La ferita è importante, il sangue esce copioso: l’aggressore scappa, mentre per la vittima partono i soccorsi: finisce in ospedale in prognosi riservata. I medici però lo operano d’urgenza: riescono a stabilizzarlo e a salvargli la vita. I giorni di prognosi saranno 25.

Nel frattempo dal Santa Maria della Scaletta viene allertata la polizia: gli agenti delle volanti si precipitano in viale Carducci in cerca di indizi. Si interrogano i testimoni e si passano al setaccio le immagini delle telecamere di sorveglianza. Gli occhi elettronici hanno ripreso la scena: "Nei video l’aggressore viene riconosciuto come un individuo noto alle forze dell’ordine, sul quale gravano già reati contro il patrimonio", riferiscono dal commissariato. Gli agenti vanno dritti a casa sua – nel frattempo sono passate circa 3 ore –, non trovano il flessibile, ma "riconoscono gli abiti più che compatibili con quelli ripresi dalle telecamere", tra i quali anche un paio di vistose scarpe di colore rosso.

A quel punto scatta la denuncia a piede libero per tentato omicidio – manca la flagranza – , vista la gravità della ferita riportata dal nordafricano, che oggi si può dire salvo per miracolo.