
Il comandante. Lavigna, la dg. Ausl Aimola, e la direttrice del dipartimento,. Natali
Un incontro all’insegna dell’inclusione, della sensibilità e del riconoscimento dell’impegno quotidiano verso le persone con disagio psichico. L’altra mattina, il comandante dei carabinieri di Imola, maggiore Domenico Lavigna, ha fatto visita alla comunità diurna Franca Ongaro Basaglia del dipartimento Salute mentale-Dipendenze patologiche dell’Ausl, una realtà gestita in collaborazione con la cooperativa Stella.
La struttura è un punto di riferimento sul territorio per il lavoro riabilitativo e sociale svolto a favore delle persone con fragilità psichiche. Attraverso laboratori creativi, attività terapeutiche e progetti personalizzati, il centro promuove l’autonomia, la partecipazione attiva e la valorizzazione delle capacità individuali.
Il comandante Lavigna ha visitato gli spazi della comunità e ha incontrato utenti, operatori e volontari, con particolare attenzione ai laboratori artistici, considerati non solo strumenti di espressione personale, ma anche veri percorsi di cura e integrazione. Al termine della visita, ha voluto condividere il suo apprezzamento per il lavoro svolto. "È straordinario vedere come l’arte possa essere un potente strumento di inclusione e crescita personale – ha commentato il comandante Lavigna –. Questi laboratori dimostrano l’importanza di offrire opportunità concrete per valorizzare le capacità di ciascuno".
Un messaggio che ha trovato pieno riscontro nelle parole di Agostina Aimola, direttrice dell’Ausl, che ha evidenziato il valore del percorso quotidiano portato avanti dalla comunità diurna. "Ogni giorno lavoriamo affinché queste persone possano esprimere il loro talento e sentirsi parte attiva della comunità – le parole d Aimola –. La visita del comandante Lavigna è un segnale importante di attenzione e sensibilità".
La giornata si è conclusa con un momento di dialogo e confronto tra le diverse realtà coinvolte, sottolineando il significato di un lavoro condiviso tra istituzioni, forze dell’ordine e terzo settore. Un impegno congiunto che mira a creare reti di supporto efficaci e a garantire opportunità reali a chi affronta percorsi complessi di cura e reinserimento. Una visita che ha lasciato il segno, testimoniando quanto la vicinanza delle istituzioni possa contribuire a costruire una comunità più attenta, accogliente e inclusiva.