Imola, "Con.Ami, auto troppo costosa". Scoppia il caso dell’Alfa Giulia

Un’Alfa Giulia per il Consorzio. Palazzolo: "E il taglio delle spese?"

Il consigliere civico di opposizione Giuseppe Palazzolo

Il consigliere civico di opposizione Giuseppe Palazzolo

Imola, 9 novembre 2018 - Da zero a 100 in otto secondi, per una velocità massima di 220 chilometri orari. Devono averne di fretta in Con.Ami, visto che a qualcuno dei vertici del Consorzio è stata messa a disposizione un’auto tanto veloce. Parliamo di un’Alfa Romeo Giulia 2.2 turbo da 150 cavalli, più adatta a una bella corsa lungo i tornanti dell’Autodromo (sarà per questo che al Con.Ami è stata affidata la gestione dell’Enzo e Dino Ferrari?) che non a raggiungere gli uffici di via Mentana.

Eppure, nell’epoca dei tagli alle auto blu, spulciando le spese sostenute nel 2018 dal Consorzio ecco la voce che cattura l’occhio: noleggio a lungo termine della vettura di cui sopra, iniziato a giugno di quest’anno, per un totale di 32.640 euro. Chiaramente pagati dai cittadini. Alla faccia della lotta agli sprechi e del buon esempio che dovrebbero dare di questi tempi gli amministratori pubblici, proprio mentre in Consiglio comunale ci si arrovella su come ridurre i costi della politica locale.

«Tutte le società a partecipazione di maggioranza, diretta o indiretta, delle pubbliche amministrazioni locali dovrebbero realizzare gli obiettivi di finanza pubblica perseguendo la sana gestione dei servizi secondo criteri di economicità e di efficienza», ricorda Giuseppe Palazzolo (Patto per Imola), annunciando un’interrogazione attraverso la quale chiederà alla Giunta di fare piena luce sulla vicenda.

Detto che la nuova amministrazione in questa storia è destinata a entrarci poco (all’epoca del via libera al noleggio l’attuale sindaca Manuela Sangiorgi poteva solo sperare di indossare la fascia tricolore), la questione resta spinosa. E nei giorni in cui continua la polemica tra la stessa Sangiorgi e i sindaci Pd del Consorzio, nonché quella tra la prima cittadina e il suo predecessore Daniele Manca sulle indennità percepite in passato dall’attuale senatore Pd, ecco aprirsi un altro fronte caldo.

Anche perché Palazzolo è intenzionato ad andare fino in fondo. E nella sua interrogazione mette in fila quelle stesse normative che, se valgono per il Con.Ami come per gli enti locali (è tutto lì il nodo, anche sulla questione indennità di Manca), non avallano certo la scelta dei vertici del Consorzio.

In particolare, «il legislatore ha formulato, nell’ultimo decennio, varie norme tendenti a contenere le spese per la gestione e l’utilizzo delle cosiddette auto ‘blu’ e ‘grigie’», ricorda ancora Palazzolo, citando in tal senso la legge 296 del 2006, la 111 del 2011 («Stabilisce un limite di cilindrata pari a 1600 cc per le auto di servizio e che quelle esistenti possono essere utilizzate solo fino a dismissione/rottamazione») e le ulteriori disposizioni del 2014.

Così, precisato che sempre a partire dallo scorso giugno il Con.Ami ha già a disposizione altre due vetture dal profilo più basso (due Ford Fiesta 1.5, pure quelle ‘in affitto’), Palazzolo chiede di «illustrare quale sia la normativa applicata per il noleggio a lungo termine delle auto detenute dal Con.Ami», «quale organo del Consorzio ha assunto la decisione» e di verificare se tale pratica «sia in contrasto con la normativa in vigore in particolare per quanto attiene al contenimento dei costi della finanza pubblica».