Concerto di Vasco in autodromo Bancarelle ‘espulse’ e stop al vetro

Il Comune estende il divieto di commercio itinerante e comprende le vie Graziadei e Santa Lucia . Confermato il no a bottiglie e lattine nella zona del circuito. Permessi bicchieri di carta o plastica

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di Enrico Agnessi

Giro di vite del Comune contro i venditori ambulanti in vista del concerto di Vasco Rossi in programma sabato 28 maggio in Autodromo. Il ‘divieto di commercio su aree pubbliche in forma itinerante’, già in vigore in occasione del Gran premio di Formula 1 lungo tutto l’asse dalla stazione al circuito nonché nelle vie attorno all’Enzo e Dino Ferrari, verrà infatti esteso anche ad altre due strade il giorno dello show del Komandante, che richiamerà 80mila spettatori in riva al Santerno.

Il disco rosso scatterà innanzitutto in via Graziadei, prolungamento di via Pirandello in direzione Faenza nonché strada privilegiata di accesso del pubblico alla Rivazza. Dalla parte opposta, niente venditori ambulanti nemmeno lungo via Santa Lucia, praticamente una parallela della Montanara che, arrivando fino a via Pirandello, potrebbe essere scelta invece da quella parte di spettatori con il biglietto di ingresso da viale Dante.

Il provvedimento in questione, che verrà riproposto anche in occasione degli altri concerti estivi dell’Autodromo (25 giugno Pearl Jam e 2 luglio Cesare Cremonini) nonché del Crame (9-11 settembre), è stato voluto dalla Polizia locale. Una richiesta avanzata dagli agenti proprio alla luce delle "criticità" emerse durante i giorni del Gran premio di Formula 1, con lo scopo di "garantire la sicurezza nella viabilità e nella circolazione stradale". Chi sgarra rischia multe fino a tremila euro.

Sanzioni fino a 500 euro, invece, per quanti verranno sorpresi a infrangere le disposizioni previste dalle altre due ordinanze che diventeranno operative il giorno del concerto. La prima riguarda il divieto di vendita di alcolici superiori ai cinque gradi e di altre bevande in contenitori di vetro o lattine (possono però essere servite in bicchieri di plastica o carta), nonché lo stop all’ingresso nella zona attorno all’Autodromo con bottiglie, bicchieri di vetro e lattine.

Ci sarebbe poi l’ordinanza anti-bagarinaggio, eredità dei vecchi Heineken Jammin’ Festival ma anche degli ultimi due grandi concerti in Autodromo (ACDC 2015 e Pearl Jam 2017). Oggi però, a differenza di quanto accadeva fino a pochi anni fa, l’introduzione dei biglietti nominali anche per i concerti sulla scorta di quanto si verifica ormai da anni per le partite di calcio ha reso praticamente impossibile la vita ai bagarini, a sua volta già resa molto complicata dalle rivendite dei tagliandi online.

La lenta marcia di avvicinamento allo show di Vasco (tutto esaurito da prima della pandemia) e agli altri due concertoni estivi (oltre 60mila biglietti già venduti per Cremonini, con i tagliandi ancora in vendita così come per i Pearl Jam) muove insomma i primi passi. A giorni verranno annunciati gli orari dei nove treni speciali notturni organizzati per agevolare il deflusso degli spettatori, mentre per vedere il paddock Rivazza animarsi bisognerà attendere almeno l’inizio della prossima settimana. Fino a domenica sera, l’impianto è infatti occupato dalle European Le Mans Series.

A quel punto, come nell’ormai migliore tradizione del circuito, si potrà iniziare a lavorare per trasformare il tempio dei motori in quello della musica rock. Detto che Vasco inizierà il suo tour da Trento venerdì 20 maggio, e prima di arrivare a Imola farà tappa all’Ippodromo di Milano Trenno martedì 24, serviranno infatti vari di giorni di cantiere per l’allestimento del paddock Rivazza, del maxi-palco e della collina messa a dura prova dal passaggio del popolo della Formula 1.