Imola, false pubblicità ed evasione Iva. Nove imprenditori indagati

Coinvolte note concessionarie d'auto nell'inchiesta della Finanza. "Finte società emettevano fatture per spot mai realizzati"

L'inchiesta della Finanza su concessionarie dell'Imolese

L'inchiesta della Finanza su concessionarie dell'Imolese

Imola, 5 agosto 2019 – Sono nove le società finite nel mirino della Guardia di Finanza: agli amministratori sono accusati di non avere dichiarato redditi per oltre 4 milioni di euro, operazioni Iva non dichiarate per quasi 8 milioni di euro, Iva dovuta per quasi 2 milioni di euro. Le Fiamme gialle hanno anche scoperto 24 lavoratori in nero.

La finanza, al termine dell'operazione, ha indagato tre imprenditori e sequestrato 3 milioni di euro in immobili, quote societarie, polizze assicurative, auto e fondi sui conti correnti. Sono tutti riconducibili a società e imprenditori del contesto economico romagnolo. I reati contestati, a vario titolo, sarebbero stato commessi mediante 9 società a loro riconducibili, per lo più operanti nel settore automobilistico e della “pubblicità”.

Alcune di queste sono note concessionarie di auto, mentre altre si sono rivelate mere “società fantasma”, istituite appositamente per permettere il sistema di “emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti”, “dichiarazione infedele”, “omessa dichiarazione fiscale” e “truffa”.

In pratica, le società di pubblicità “fantasma” avrebbero emesso fatture - del tutto inesistenti oppure con importi “gonfiati” - per pubblicità, in realtà mai avvenute, in favore delle concessionarie che, oltre a ottenere un illecito vantaggio fiscale, incassavano anche contributi dalle case automobilistiche su pubblicità mai esistite.