Congresso Pd, Schlein non scalda gli imolesi

Da sinistra nessun sostegno ufficiale per la sfidante di Bonaccini alla guida dei dem. Gambi: "Aspetto di conoscere tutte le candidature"

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di Enrico Agnessi

Se la discesa in campo di Stefano Bonaccini è stata accompagnata dal sostegno immediato e convinto dei volti più noti del Pd imolese (dal sindaco Marco Panieri al suo vice Fabrizio Castellari, passando per il senatore Daniele Manca), lo stesso non si può dire per Elly Schlein.

L’ex numero due della Regione, oggi deputata, domenica scorsa a Roma ha annunciato la propria volontà di correre per la segreteria del Partito. Ma arrivati ormai a metà settimana, in riva al Santerno nessuno ne ha ancora sposato la causa. Sarà che, visti i risultati dei primi sondaggi sulle primarie che la vedono in svantaggio rispetto a Bonaccini, anche a Imola si manifesti forte quella volontà di "correre in soccorso al vincitore" della quale parlava a suo tempo Ennio Flaiano?

E dire che da queste parti gli estimatori della Schlein non mancherebbero. Durante l’ultima campagna elettorale, arrivata in città per un evento, l’attuale deputata del Pd era stata applauditissima dai militanti del fu partitone, e più in generale dal popolo del centrosinistra, che aveva invece disertato un’iniziativa concomitante (peraltro altrettanto affollata, ma dai simpatizzanti di altri partiti) con protagonista il portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli.

Anche a livello elettorale, poi, ‘Coraggiosa’ ha ottenuto a queste latitudini buoni risultati in entrambe le tornate che l’hanno vista correre. È stato così a inizio 2020, per le Regionali che portarono alla conferma di Bonaccini alla guida dell’ente di viale Aldo Moro. Ed è stato così pure alle Comunali del settembre dello stesso anno, quando la lista locale ispirata a quella vittoriosa cavalcata di pochi mesi prima riuscì a eleggere un consigliere per poi essere premiata anche con un posto in Giunta.

Cosa è cambiato da allora? L’assessora Elisa Spada, eletta con 374 preferenze nell’Aula di piazza Matteotti con ‘Imola Coraggiosa, ecologista e progressista’ senza mai aver avuto in precedenza incarichi politici, appare oggi più concentrata sull’attività amministrativa che non a seguire Schlein nella scalata a un partito nel quale non risulta iscritta. Filippo Samachini, entrato Consiglio comunale al posto della Spada forte di un secondo posto in lista ottenuto con 283 preferenze, ha invece rotto con Schlein ai tempi della candidatura di quest’ultima nelle fine del Pd alle ultime Politiche.

Va detto che, come sempre accade, alla fine la mozione Schlein troverà un proprio rappresentante a livello territoriale. Per prossimità di valori, su tutti l’impegno sul fronte dei diritti sociali e civili, il profilo giusto potrebbe essere quello dell’assessore alla Cultura, Giacomo Gambi. Che però per il momento frena.

"Per il rispetto che ho verso il Partito democratico, a cui sono iscritto dalla sua nascita, e per le sue regole congressuali che non vedo in altri soggetti presenti nel panorama nazionale, aspetto che tutti coloro che si candidano ad essere segretari lo facciano nei tempi che il regolamento prevede – spiega Gambi –. Sosterrò la candidatura che riterrò migliore dopo che tutte e tutti avranno presentato la loro proposta per il Pd, comunità di persone e valori in cui rimarrò in ogni caso".