Copertura piscina Ruggi, l’incognita dei costi

Area Blu affida il progetto dei lavori ad Arklab, ma i rincari dei materiali mettono a serio rischio i piani iniziali del Comune

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di Enrico Agnessi

C’è anche l’attesa copertura della piscina comunale Ruggi, finanziata con i fondi europei, tra i progetti che rischiano di diventare insostenibili a causa dei rincari dei materiali per l’edilizia. Nel mirino del Municipio ci sono i 2,5 milioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che si sommano ai 400mila euro messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola.

Il cantiere va affidato entro il 31 marzo 2023, motivo per il quale nei giorni scorsi Area Blu ha affidato alla società Arklab la redazione del progetto definitivo per dare un tetto alla vasca olimpionica all’aperto. Lo studio di architettura imolese, che in passato ha già ideato la ristrutturazione degli spogliatoi della piscina Ruggi e di recente si è aggiudicato anche la progettazione della passerella pedonale sui box dell’Autodromo, è stato invitato dalla società in house del Comune a formulare un eventuale ribasso percentuale sull’importo a base di gara di quasi 139mila euro più Iva. L’operatore, dal canto suo, ha offerto un ribasso dell’1%, abbassando l’asticella a 137.592 euro. Un prezzo ritenuto "congruo e adeguato alle prestazioni richieste" da Area Blu, che per questo motivo ha dato il via libera.

Si tratta, come si diceva all’inizio, del passaggio iniziale in vista della successiva gara pubblica per l’assegnazione dei lavori. Lavori che però, alla luce dei noti rincari, appaiono oggi un grande punto interrogativo. Il progetto di massima prevede infatti la realizzazione di una struttura permanente a telaio, composta da una copertura predisposta all’alloggiamento di pannelli solari-fotovoltaici per l’abbattimento dei costi di gestione e pareti verticali in parte vetrate con lo scopo di rendere la piscina accessibile e fruibile tutto l’anno. Servono legno e soprattutto acciaio, uno dei materiali che ha subito maggiormente l’aumento dei prezzi. E dunque bisogna capire bene come muoversi, senza dimenticare che la copertura della piscina olimpionica aprirebbe i discorsi sulla possibile ‘apertura’ della vasca piccola del Ruggi, buona a sua volta per dare risposta alle tante famiglie a caccia di bagni rinfrescanti nel periodo estivo.

Il pericolo legato all’aumento dei costi è stato portato all’attenzione del Consiglio comunale, nei giorni scorsi, dal sindaco Marco Panieri. Citando in quel caso la costruzione della nuova scuola di Sesto Imolese, altro progetto legato ai fondi del Pnrr, il primo cittadino aveva parlato chiaro all’Aula. "Stiamo lavorando per garantire le risorse che dobbiamo mandare lì – ha assicurato il sindaco Panieri –. È facile dire di sì a tutto, ma a un certo punto uno deve scegliere: faccio la progettazione della scuola e chiedo un mutuo o neanche quello? Tutto non si può fare".

Per la scuola di Sesto Imolese sono stati richiesti al Governo quattro dei cinque milioni necessari per portare avanti l’intervento. E come per la piscina Ruggi, ma anche per gli altri cantieri da aprire con finanziamenti esterni, i contributi rischiano di non bastare più a fronte di preventivi lievitati negli ultimi mesi.

"Stiamo cercando di mettere a terra gli investimenti previsti dal Pnrr andando a coprire gli extra-costi che sono esplosi – ha sottolineato in Aula il primo cittadino –. I prezzi nei cantieri sono aumentati del 25%, dobbiamo decidere se lasciarli fermi o mettere le risorse per completarli. Bisogna fare delle scelte, contando su risorse mirate".