Cori da stadio e grigliate: anni d’oro alla Tosa

I racconti dei Pistoni Roventi, gli ultras della Formula 1. Dai messaggi disegnati sulla pista alla speranza di un Gp 2022 con il pubblico

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di Gabriele Tassi

Un pugno di ragazzi, alla luce delle torce elettriche, lascia il suo messaggio alla curva della Tosa. Accadeva nel 1985: i Pistoni Roventi, gli ultras della Formula 1, nella notte, scrivevano sull’asfalto del Ferrari ’Mordano è con te’. Accanto, lo stemma del Cavallino rampante. E la storia si è ripetuta lo scorso novembre, a 35 anni di distanza, per mano di altri giovani, diverse generazioni più avanti: la sera prima del Gp, hanno steso sulla collina della medesima curva un enorme striscione con il volto di Ayrton Senna.

Nel cuore dei quei mordanesi degli anni ’80, che a suo tempo la stampa definì ’madonnari da gran premio’ , ancora non si è spenta la passione per la Formula 1. Quel tifo indiavolato immortalato dalle tante foto che li ritraggono sventolare il "bandierone rosso da quaranta metri, cucito dalla sarta, pezzo dopo pezzo – racconta il portavoce dei Pistoni, Vittorio Bentivoglio –. Poi il logo Ferrari, e le scritte le facemmo noi con la bomboletta". Già perché in quegli anni il tifo dei ragazzi di Mordano era tutto per la Rossa di Gilles Villeneuve, senza mai cambiare fede, attraverso gli anni ’90, fino ai gloriosi Duemila di Schumacher. Erano i tempi in cui si entrava di straforo dalle reti e ogni gara era un piccolo campeggio sotto quei tendoni, a ogni occasione sempre più spaziosi. Ogni sera diventava una festa, fra grigliate e allegria, al grido di battaglia, lanciato dalla voce metallica di un megafono: "Alla Tosa non si dorme".

Ricordi da nostalgia canaglia, riaffiorati nella mente di Vittorio Bentivoglio con il ritorno del circus a Imola appena sei mesi fa. "Se a ottobre, pur di rivedere le auto sul Santerno, andava bene anche senza pubblico – spiega –, questa volta ci siamo rimasti davvero male. Succede che nel 2021 non siamo più un tappabuchi, ma una gara ufficialmente in calendario sin dall’inizio, e questo ci rende fiduciosi per il futuro". La speranza è quella del 2022, e una mezza idea di riunire lo storico gruppo i tifosi di Mordano già ce l’hanno. Il bandierone da quaranta metri ormai non esiste più – gli ultimi anni venne probabilmente usato come tenda –, ma "quando finirà l’incubo Covid i Pistoni Roventi saranno presenti, perché la passione è immutata", e non si spegne mai.