Coronavirus Imola, donazioni all'Ausl. Superato il mezzo milione

Si moltiplicano i gesti di solidarietà. Scendono in campo anche Eurovo con centomila euro, Con.Ami (40mila) e Cgil (seimila)

Il presidente di Eurovo, Siro Lionello

Il presidente di Eurovo, Siro Lionello

Imola (Bologna), 9 aprile 2020 - La solidarietà non conosce sosta. Continuano infatti le donazioni destinate all’ospedale Santa Maria Scaletta. L’ultimo aggiornamento pubblicato ieri dall’Azienda sanitaria imolese sulla propria pagina Facebook quantifica in oltre mezzo milione di euro le donazioni; con un aumento superiore ai 100mila euro solo nell’ultima settimana. Denaro che, come rendicontato dall’Ausl, in parte è stato già utilizzato per l’acquisto di preziosa strumentazione (Iban: IT 12 Z 03069 21011 100000046073 - causale ‘Progetto Emergenza Coronavirus’).

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Ma l’asticella viene alzata di ora in ora. Soltanto ieri, infatti, sono arrivate notizie di donazioni a tre, quattro e cinque zeri. In campo sono scesi infatti vari pezzi grossi del territorio. Il Gruppo Eurovo ha deciso di sostenere, con una donazione di 100mila euro, le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) nella loro ‘battaglia a domicilio’. Il presidente di Eurovo, Siro Lionello, si dice ovviamente "orgoglioso di poter offrire un aiuto concreto al nostro territorio in un momento così difficile". E visto che "i nostri ospedali sono al collasso ed è indispensabile trovare e incentivare percorsi di cura alternativi – conclude – abbiamo scelto di sostenere l’attività sperimentale delle Usca di Imola". Da parte sua, il direttore generale dell’Ausl, Andrea Rossi, ringrazia Eurovo per la donazione, aggiungendo che la somma "sarà utilizzata per finanziare i costi delle Usca, che nei primi 10 giorni di attività hanno visitato a domicilio oltre 200 pazienti, eseguito 140 tamponi e avviato la terapia farmacologica su 130 persone".

Anche il Con.Ami fa la propria parte per aiutare le strutture sanitarie e dona circa 40mila euro al ‘Progetto Emergenza Coronavirus’, destinandoli agli ospedali di Imola e Faenza. La direzione dell’Ausl imolese ha utilizzato l’intero importo ricevuto per l’acquisto di un ecografo compatto Philips modello Innosight con stampante dedicato al nuovo reparto Emergency care unit (Ecu) del Pronto soccorso, necessario per la valutazione ecografica polmonare dei pazienti Covid in ventilazione non invasiva.

Anche la Camera del lavoro ha deciso di fare una donazione all’Azienda sanitaria, contribuendo al progetto ‘Emergenza coronavirus’ con 4mila euro attinti dal Fondo per iniziative solidali, a cui se ne aggiungono altri 2mila donati dallo Spi Cgil. Inoltre, vista "la drammatica ricaduta sociale che gia’ tocchiamo con mano- proseguono dalla Cgil- altri 1.500 euro (500 da parte della Cgil, 500 dallo Spi e 500 dalla Fiom) sono stati donati all’associazione ‘No Sprechi’ Onlus, che in questo periodo aiuta molte famiglie indigenti del circondario imolese fornendo loro pacchi alimentari". Il sindacato evidenzia infatti che "ci è stato segnalato che solo nell’ultima settimana si sono aggiunge altre 25 famiglie in difficoltà, e si prevede un continuo aumento di richieste di aiuto a cui è difficile rispondere". Ecco perché, concludono dalla Cgil, "è necessario che anche le istituzioni riconoscano l’importanza del lavoro che stanno svolgendo i volontari, soprattutto in questo momento, e contribuiscano con risorse economiche".