Coronavirus Imola, alle Poste finiscono i soldi per le pensioni

La società: "Il portavalori non è arrivato e non abbiamo potuto liquidare tutti quelli che erano in fila"

In fila fuori dalle Poste di Sesto Imolese (Foto Isolapress)

In fila fuori dalle Poste di Sesto Imolese (Foto Isolapress)

Imola (Bologna), 1 aprile 2020 - Le code erano prevedibili, qualche disagio pure, ma ieri – unico giorno di apertura dell’ufficio postale di Sesto Imolese per effetto delle contromisure da Covid-19 – i contanti per il pagamento delle pensioni sono terminati che non erano nemmeno le dieci.

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Il perché è presto detto: secondo quanto riferito da Poste italiane, ci sarebbe stato un problema con la consegna dei soldi. In pratica il furgone portavalori non si è presentato alla filiale della frazione che si trova a diversi chilometri della città. Il servizio, il cui incarico è affidato a una ditta esterna, avrebbe dovuto portare il denaro per liquidare le pensioni dei residenti, un ‘lusso’ ieri possibile solo per parte di loro, grazie a quanto rimasto del fondo cassa, mentre altre persone sono state dirottate verso gli uffici in città.

"Fortunatamente la mensilità dei miei genitori (che hanno 93 e 86 anni) è riuscita a ritirarla mia sorella che ha la delega andando in posta alle 8 del mattino – spiega Giuseppe Pagliaro, che qualche giorno fa aveva segnalato al nostro giornale come l’ufficio di Sesto avrebbe riaperto per un solo giorno dopo venti di chiusura –. Quando ci è andata mia moglie, invece, intorno alle 10, i soldi erano già finiti tutti, e i dipendenti sono stati costretti a mandare via una decina di persone rimaste in fila per un sacco di tempo, oltretutto con il rischio di contrarre il Coronavirus. Possibile che l’unico giorno di attività abbiano finito i soldi?".

Già l’altra volta Poste italiane aveva chiarito come l’apertura delle filiali venisse programmata in base al numero di pensionati sul territorio. Per chi non possedesse un ‘bancomat’ postale, che permette di prelevare fino a 600 euro agli sportelli Postamat, l’unica alternativa è quella di mettersi in viaggio verso i cinque uffici postali dell’imolese, un viaggio più che giustificabile con l’autocertificazione, ma sicuramente una destinazione per un anziano – magari sprovvisto di auto e lontano dai parenti – tutt’altro che dietro l’angolo. Senza contare che, sempre per le misure anti Covid, l’erogazione della pensione avviene in modo scaglionato, ovvero con turni giornalieri che seguono l’ordine alfabetico, presenti su www.poste.it

Comunque al momento c’è una decisione importante al vaglio di Poste italiane, ovvero quella di riaprire a giorni alterni e in modo non continuativo l’ufficio di Sesto Imolese e forse anche altri sul territorio per aggiustare un po’ il tiro.