In attesa di capire se i quasi 180mila euro destinati complessivamente all’Alberghetti risolveranno il loro problema, la protesta degli studenti-lavoratori del corso serale in meccanica e meccatronica dell’Itis non si ferma. Rischiano di essere costretti ad abbandonare il loro percorso formativo per colpa della mancanza di fondi per garantire l’organico dei docenti. E per questo motivo questa sera alle 18.30 saranno davanti al cancello della scuola (in via San Benedetto).
"Viene calpestato il nostro diritto allo studio – è la posizione degli iscritti al corso serale –. Ci viene negata la possibilità di migliorarci e conseguire il diploma. A cosa sono serviti anni di sacrifici e tempo sottratto alle nostre famiglie?".
Equivalente a quello diurno, il corso si articola su tre anni e si conclude con medesimo esame di Stato. Per scongiurarne la chiusura, nei giorni scorsi si è mossa anche la politica. In primis Fratelli d’Italia, che attraverso il deputato Galeazzo Bignami e il capogruppo imolese Nicolas Vacchi ha presentato un’interrogazione in Consiglio comunale e l’altra in Parlamento. "Pretendiamo risposte e chiarezza da parte degli organi scolastici", erano state le parole dei due esponenti del partito di Giorgia Meloni, che avevano chiamato in causa il vicesindaco e assessore all’Istruzione, Fabrizio Castellari.
Dal canto suo, Castellari ha inviato una lettera all’Ufficio scolastico regionale e a quello territoriale di Bologna esprimendo la "ferma richiesta di attivarsi" per consentire l’avvio, "anche quest’anno e nei tempi canonici", dei percorsi rivolti principalmente a studenti-lavoratori. "Sono fiducioso, la questione è fondamentale – aveva dichiarato Castellari –. E confido davvero che una soluzione sarà individuata".
Ora, grazie ai fondi aggiuntivi arrivati all’Alberghetti per assumere nuovi insegnanti fino al 31 dicembre, una soluzione-ponte sembra possa essere trovata.