Covid Imola, due classi già in quarantena

Il report dell’Ausl dopo una settimana di lezioni. "Effetto assembramento: c’è una ripresa dei contagi. Tracciamento e test"

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Imola, 22 settembre 2021 - Una settimana dopo il ritorno degli alunni tra i banchi (il 30 agosto erano invece ripartiti nidi e materne comunali) c’è una prima "ripresa del contagio nelle scuole" dovuta a un "effetto assembramento" che ha portato già due classi a finire in quarantena.

Lo certifica l’Ausl nel suo report sull’andamento della pandemia stilato come ogni martedì dal direttore generale Andrea Rossi.

Non si tratta – bene sottolinearlo – di nulla che non fosse stato (ampiamente) previsto dalle autorità sanitarie. Non a caso, d’intesa con la Regione, l’Ausl ha già annunciato una "sorveglianza stretta" nelle comunità scolastiche, con "tracciamento" dei contatti (già operativo) e "test salivari a campione" che partiranno invece nei prossimi giorni con un istituto cittadino destinato a funzionare da punto di riferimento per famiglie, alunni e docenti. Il piano della Regione prevede il coinvolgimento di cinque scuole sull’area di Bologna e una su Imola, tra elementari e medie, per un totale di 860 bambini testati.

Scuole a parte, il report di questa settimana dell’Ausl riporta una "flessione nelle misure di occorrenza", vale a dire incidenza dei contagi per numero di abitanti (35,9 su 100mila, dato tra i più bassi in regione), media settimanale dei casi giornalieri (scesa da 11,8 a 7,1) e proporzione dei test positivi (1,1%).

Confermata anche una certa "stabilità" della forza dell’infezione, data da un numero di riproduzione Rt oggi a 1,07 e di una quota di sintomatici che si attesta al 62% (+2% rispetto a sette giorni fa).

Indici di carico sanitario in riduzione: i casi attivi (al netto delle oscillazioni quotidiane) si attestano ormai a 140, ma i ricoveri in regime ordinario sono solo cinque e tre quelli in terapia intensiva.

Nel complesso, la strategia che l’Ausl porterà avanti nelle prossime settimane anche sulla base delle indicazioni che arrivano da Governo e Regione Emilia-Romagna non cambia. "Alzare il più possibile la copertura vaccinale per contrastare sviluppo e diffusione di varianti più aggressive e contagiose, sfruttando l’effetto dell’estensione del Green pass", è l’obiettivo dell’Azienda sanitaria, che punta anche a "elevare la risposta immunitaria nei soggetti fragili con dosi aggiuntive e di richiamo".

In questo senso, già da inizio settimana sono partite le chiamate per la terza dose. In questa fase, sono 600 i pazienti coinvolti (400 oncologici e 200 in carico al servizio di nefrologia tra trapiantati, in attesa di trapianto, dialisi e in predialisi). Le inoculazioni si svolgeranno negli ambulatori ospedalieri e il tutto si dovrebbe concludere entro un paio di settimane.

In generale, non bisogna però per nessuna ragione abbassare la guardia. Per questo motivo, l’Ausl invita a "limitare assembramenti al chiuso" e a "non tralasciare misure igieniche come lavaggiodisinfezione delle mani e uso delle mascherine".

Infine, i vertici dell’Azienda sanitaria imolese ribadiscono anche l’impegno a "contrastare la disinformazione con strategie di comunicazione basate sulle evidenze".