Covid, l'Ausl di Imola: "Contagi in calo, sarà un agosto tranquillo"

Altra settimana con meno casi di Coronavirus. Il direttore generale Rossi: "Niente più restrizioni, ma la politica non superi l’obbligatorietà del vaccino"

Andrea Rossi

Andrea Rossi

Imola, 3 agosto 2022 - La curva epidemica di Omicron 5 "ha imboccato decisamente la discesa", con un calo dei contagi del 21,2% nel corso dell’ultima settimana, dopo il -24,5% nei sette giorni precedenti. Lo segnala il direttore generale dell’Ausl, Andrea Rossi, nel suo report del martedì sull’andamento della pandemia nel circondario.

I dati, in questa fase, parlano chiaro: oltre al calo dell’incidenza, c’è quello della media dei casi giornalieri, che la scorsa settimana erano 129 (quasi -35 in sette giorni) e ieri 101 dopo i 65 di lunedì.

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Non a caso, secondo quanto riferito ieri da Rossi, i modelli prevedono una ulteriore flessione dei contagi del 20% di qui a domenica, con una discesa che "si realizzerà compiutamente nell’arco di tre settimane". In altre parole, ad agosto e settembre "si profila una situazione tranquilla", per dirla con il direttore generale dell’Ausl.

In particolare, flette "in modo significativo" la curva dell’incidenza nei soggetti con più di 60 anni di età. "E questo elemento depone per un alleggerimento del carico sanitario nelle prossime due settimane", prosegue Rossi. Al momento, infatti, a fronte di 952 persone attualmente positive al Covid nel circondario (ieri si è scesi sotto quota mille per la prima volta dopo settimane), la frenata è "per ora meno forte a livello ospedaliero. Diminuisce infatti "solo minimamente" l’occupazione dei letti ordinari (27 a inizio settimana; -2) e in terapia intensiva (4; +2).

C’è un’ulteriore vittima: un imolese di 92 anni. "I decessi e le ospedalizzazioni riguardano soggetti di età avanzata (età media: 85 anni), frequentemente con patologie concomitanti – ricostruisce il dg dell’Ausl –. Per proteggere le fasce di popolazione più esposte a pagare un salato tributo, dobbiamo applicare le quattro indicazioni ‘estive’ dell’Oms". E cioè: "Terza dose di vaccino per tutti; quarta ai fragili per età e per patologie concomitanti; precauzioni (mascherine, lavaggio igienico delle mani) nei luoghi al chiuso ed a contatto con i fragili; antivirali precoci ai fragili per età e per patologie concomitanti".

Difficile, dopo due anni e mezzo di pandemia, fare di più. "Non è più il tempo di applicare delle restrizioni – ribadisce Rossi –. Dobbiamo fare leva sul senso di responsabilità dei cittadini e dei decisori politici, a cui sono rivolte alcune accorate raccomandazioni".

L’uso delle mascherine, per esempio. "Non più obbligatorio, è fortemente raccomandato nei luoghi al chiuso e affollati – spiega il dg dell’Ausl –. E anche tutte le volte in cui si prevedono contatti stretti con soggetti fragili per età o per patologie concomitanti".

Capitolo vaccini. "Hanno avuto, hanno e avranno un ruolo fondamentale nella guerra al Covid, che non si è ancora conclusa – ricorda Rossi –; la loro straordinaria efficacia ha scongiurato le forme più gravi della malattia, e sono assolutamente necessari per i soggetti più fragili; la raccomandazione per i decisori politici è che non si superi l’obbligatorietà".