Covid, i contagi tornano a salire L’Ausl: "È l’effetto di Omicron 5"

L’incidenza su di quasi il 40% in sette giorni, ma i ricoveri sono stabili. "Variante molto contagiosa"

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La risalita dei contagi di Covid, per quanto ancora effimera, è arrivata ben prima dell’autunno. E non solo a livello nazionale. Il bollettino sull’andamento della pandemia nel circondario, diramato ieri dall’Ausl come ogni martedì, riporta infatti una "marcata ripresa" delle positività al virus sia nell’incidenza settimanale (328,9 nuovi casi per 100mila abitanti; +37,4%) che nella media giornaliera dei contagi (62,8; +17,1).

Andrea Rossi, direttore generale dell’Azienda sanitaria, riferisce in particolare di una "impennata" nella trasmissibilità del virus: l’indice Rd(t) si attesta a quota 1,33 (+0,42), mentre la percentuale di test positivi sul totale refertato sale al 23,1%; (+4,9%). Sono gli "effetti della diffusione di Omicron 5", taglia corto Rossi, che ribadisce una volta di più l’appello a vaccinarsi con quarta dose rivolto alla popolazione fragile.

Almeno per il momento, però, a un aumento dei contagi non corrisponde una crescita della pressione sul sistema ospedaliero. Il carico sanitario rimane infatti "sostanzialmente stabile", per dirla con il dg dell’Ausl. I ricoveri ordinari percon Covid sono scesi a sette la scorsa settimana (-2), mentre restano due i pazienti in terapia intensiva.

"Dopo cinque settimane consecutive con il segno meno, nonostante le alte temperature, tornano a salire in modo significativo i contagi per Covid – è la sintesi di Rossi –. Questa risalita conferma con buona probabilità, anche nel nostro territorio, la diffusione dell’ultima variante di Omicron, la BA.5, molto più contagiosa ma (per il momento) non più grave delle sue sorelle precedenti. Ha cominciato il Sudafrica, poi è stata la volta degli Stati Uniti e ora dell’Europa, Italia compresa, dove sta crescendo l’incidenza: il boom di infezioni si sta verificando soprattutto in Portogallo, dove sono in crescita anche ricoveri e mortalità; in Francia negli ultimi sette giorni i casi sono aumentati del 31%, in Germania del 13%, in Finlandia del 19% e in Austria del 26%".

Per quanto riguarda la sua possibile capacità di eludere la vaccinazione, la nuova variante "sarebbe in grado di eludere con più successo l’immunità acquisita sia da infezioni precedenti (anche recenti) sia dalle tre dosi di vaccino". Prosegue Rossi. Allo stesso tempo, però, "non esistono per ora dati relativi alla protezione dei vaccini nei confronti di BA.5 – frena il dg dell’Ausl –. Tuttavia sappiamo che dopo sei mesi, il vaccino basato sul ceppo Wuhan protegge ancora circa metà delle persone dall’infezione da Omicron; cosa importante, la stragrande maggioranza, circa l’85-90%, è protetta dalla malattia severa". Il passaggio successivo è facilmente immaginabile. "È pertanto un’ottima idea quella di restare vaccinati – conclude Rossi –, praticando i richiami quando indicato".