Covid, l’incidenza sale ancora "Ma il carico sanitario è stabile"

L’appello dell’Ausl ai cittadini: "Servono comportamenti responsabili e un’elevata immunizzazione . Soltanto in questo modo le nuove varianti potranno fare meno danni rispetto a quelle passate"

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Da un lato un "ulteriore balzo" dell’incidenza di nuovi casi (654 per 100mila abitanti; +13,6% in una settimana) e della media giornaliera dei contagi (125; +15 rispetto a sette giorni fa); dall’altro un carico sanitario che resta "stabile". Si conferma a due facce il report del martedì sull’andamento della pandemia nel circondario stilato ieri dal direttore generale dell’Ausl, Andrea Rossi.

La trasmissibilità del virus rimane "sempre oltre la soglia epidemica", mette in guardia Rossi. E cioè: Rd(t) a 1,07 e percentuale di test positivi 19,3% (+0,9 in una settimana). I contagi sono prevalenti nelle classi di età adulta, con mediana a 47,5 anni.

A differenza di quanto accaduto fino allo scorso inverno, però, a cambiare è l’impatto di tanti casi sul sistema sanitario. A inizio settimana, i ricoveri ordinari (percon CoviD) erano fermi a 20 (-2 rispetto a martedì scorso). Ampiamente sotto il livello di guardia la situazione in terapia intensiva: fino a lunedì sera in rianimazione era occupato un solo posto letto (situazione invariata da giorni), ma nelle ultime 24 ore si sono aggiunti altri due ingressi. Rimane comunque molto alta l’età mediana dei ricoveri: 85 anni (+3,5).

Per quanto riguarda i contagi nelle scuole, durante la scorsa settimana sono state gestite in tutto tre classi (-6 in sette giorni), due elementari e una media, per un totale di 18 alunni (-4) con provvedimenti di quarantena parziale nei confronti dei non vaccinati. Dal 1° aprile, però, a seguito dell’introduzione delle nuove norme contumaciali, la presenza di casi di positività non interrompe in alcun caso lo svolgimento della didattica in presenza; non saranno pertanto più previsti provvedimenti di quarantena per le classi.

"Lo stato di emergenza è finito, ma non la pandemia – sottolinea Rossi nel suo report settimanale –; in questa fase con meno regole da dover osservare, saranno decisivi i comportamenti individuali (uso delle mascherine FFP2 al chiuso, ventilazione frequente degli ambienti, limitazione dei contatti interpersonali non essenziali, vaccinazione) per non sovraccaricare ulteriormente i servizi sanitari".

Secondo il dg dell’Ausl, "non si può escludere la comparsa di ulteriori nuove varianti".

Nel Regno Unito, per esempio, sta iniziando a circolare la variante Xe, combinazione di Omicron 1 e 2, che sembra essere ancor più contagiosa delle precedenti", ricorda Rossi. E conclude: "Potremo quindi aspettarci altri incrementi di casi, che faranno meno danni che in passato, se il livello di immunità nella popolazione permarrà elevato e se saranno mantenuti comportamenti responsabili. Ci dobbiamo preparare a mantenere in essere misure di mitigazione e di sorveglianza epidemiologica nel lungo periodo".