
Un’operatrice assiste un anziano in una struttura (immagine di repertorio)
Blocco dei nuovi ingressi fino al termine del 2025 alla Casa Residenza Anziani ‘Venturini di Imola’. E’ quanto emerso dall’incontro dell’altro giorno tra le organizzazioni sindacali territoriali, di categoria e pensionati, e l’amministrazione comunale di Imola.
Un vertice a cui hanno preso parte anche i referenti del Circondario imolese, Asp ed Ausl. Le criticità sono arcinote e riguardano la carenza di operatori socio-sanitari nella struttura. Una tegola che nelle scorse settimane ha portato pure alla proclamazione dello stato di agitazione del personale, poi rientrato, e ad un summit in prefettura durante il quale era emersa la necessità di limitare l’ingresso di nuovi ospiti fino all’arrivo di rinforzi.
Problematico, con un quadro così sotto organico nella Cra gestita dalla coop sociale Seacoop, mantenere i rapporti numerici tra gli anziani ospiti e coloro che ne devono garantire l’assistenza. Da qui, la conferma del blocco degli ingressi nella struttura fino a fine anno stante l’attuale numero di Oss.
Ma non è tutto. Le istituzioni sono pronte a chiedere a Seacoop il monitoraggio quindicinale sulle nuove assunzioni da valutare attentamente nel prossimo incontro in agenda a settembre. La Casa Residenza Anziani ‘Venturini’ ha una capienza massima di 144 posti letto di cui ad oggi, viste le carenze di personale, ne possono essere occupati solo 133. Inevitabile, quindi, spostare altrove la possibilità di copertura dei posti letto scoperti: 10 nella Cra Medicina e 1 in altra struttura convenzionata.
Una prima azione tampone per limitare una piaga che rischia di diventare cronica anche sul territorio circondariale. Da qui il quadro dipinto dai sindacati che lamentano la mancanza di enti di formazione in grado di attivare corsi per operatori socio-sanitari da inserire nelle strutture. Una prassi che, in passato, avveniva con regolarità ("e che permetteva di ’sfornare’ 70/80 operatori l’anno", dettaglia Pino Rago della Uil), ma che da qualche tempo è venuta a mancare per l’assenza di sedi adeguate.
Dalle sigle sindacali dei pensionati, invece, è scaturito l’impegno di ricostituire il tavolo circondariale anziani e rifondare il Comitato Consultivo Misto al fine di avere dei punti di incontro tra i parenti degli utenti, la committenza, i gestori, le organizzazioni sindacali, l’Asp e il Circondario. Il modo migliore per alimentare lo scambio di opinioni e la raccolta di dati utili al continuo confronto costruttivo in ottica di monitoraggio dell’evoluzione all’interno della Cra Venturini.
Percorribile anche l’opzione di attingere ai fondi nazionali e regionali per la non autosufficienza per supplire alle liste di attesa.