Imola, centinaia di armi proibite sequestrate al Crame

Erano nel furgoncino di un polacco di 59 anni: un vero e proprio arsenale

Le armi sequestrate

Le armi sequestrate

Imola, 11 settembre 2018 - Centinaia di ‘articol’, tra armi vere e proprie e oggetti atti a offendere, sono stati sequestrati dalla Polizia imolese, in collaborazione con gli agenti del Reparto prevenzione crimine di Bologna, in autodromo durante il primo giorno della mostra-scambio promossa da Crame. E l’operazione è andata in porto proprio grazie al Crame, come sottolineato dal dirigente il commissariato di Imola, Michele Pascarella. Si tratta di un sequestro inquietante, per il tipo di armi sequestrate – c’era anche un taser perfettamente funzionante – e per la loro qualità.

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Nel furgone di un polacco di 59 anni, era nascosto un arsenale, e non di sole armi bianche: più di cento storditori (fra tirapugni, torce e a telescopio, un telefono atto allo scopo), circa duecento pugnali, uno spray contenente una sostanza pubblicizzata con adesivo come peperoncino («ma non è peperoncino, dobbiamo indagare per capire, ha detto Pascarella), due pistole ad aria compressa, ma senza la specifica della potenza («in assenza di questa etichetta con i joule in chiaro, sono armi vere»), poi il pezzo forte, ovvero il taser.

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Si tratta di quell’arma in uso alla Polizia negli Usa, per esempio, e ora in fase di sperimentazione in 12 città italiane, Bologna compresa (ma non Imola). Dello strumento elettrico sequestrato non si conosce ancora la potenza (di quello in uso ora in Italia sì) perché non è identico. E insieme ai coltelli, tutti di genere proibito, è spuntata anche una carta di credito speciale: un autentico coltello, ingegnosamente ricavato piegando gli angoli di plastica della falsa carta che nasconde al suo interno una lama in acciaio. «Per acquistarlo in Italia occorrono licenze speciali», ha aggiunto il dirigente. Ovvio che il polacco nulla aveva di tutto questo, e per questo è indagato – a piede libero – per porto abusivo e detenzione d’arma e armi improprie. La Polizia sta svolgendo indagini anche per capire a quali altre manifestazioni di questo tipo il polacco sia andato in Italia. Il furgone su cui si muoveva non risulta essere di provenienza furtiva.

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