Autodromo Imola, flash mob degli studenti contro il cyberbullismo

Gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado si sono fatti sentire e a gran voce

Il flash mob degli studenti all'autodromo di Imola (foto Isolapress)

Il flash mob degli studenti all'autodromo di Imola (foto Isolapress)

Imola, 18 febbraio 2020 - Dalle aule all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, di Imola e del comprensorio, si fanno sentire e a gran voce dicono no al cyberbullismo, a favore dell’uso consapevole e responsabile della rete internet.

Stamattina, infatti, il rumore che proveniva dalla pista non era il rombo dei motori, ma la voce degli oltre 200 ragazzi che hanno preso parte al progetto di educazione alla cittadinanza elettronica ‘Insieme nella rete’, e che correvano per farsi sentire non solo dai loro coetanei, ma da tutta la cittadinanza: ‘Ferma il bullo, intervieni a favore della vittima’. O ancora ‘Insieme per una rete migliore’.

Il progetto, ideato da Michele Martoni, docente di informatica giuridica dell’Università di Bologna, in collaborazione con Manuela Mingazzini, Loretta Salaroli e Enrico Michelini, ha l’obiettivo di impegnare direttamente gli studenti nelle campagne di sensibilizzazione contro il bullismo, per diffondere, anche attraverso loro, la cultura dell’uso consapevole della rete internet. ‘Durante l’anno- racconta Mingazzini- i ragazzi hanno partecipato alle lezioni degli psicologi e psicoterapeuti Giovanni Salerno e Emanuela Cenni, che li hanno informati sui rischi della rete e su come utilizzare internet in maniera consapevole. Alcuni di loro sono diventati educatori e andranno nelle proprie scuole a farsi portavoce di quello che hanno imparato con gli altri studenti: hanno creato slide, video o giochi per affrontare i loro coetanei’. I ragazzi, infatti, ‘hanno modalità comunicative più incisive rispetto a noi adulti- aggiunge Michelini-, sono in grado di affascinare i loro coetanei e di essere quindi più efficaci’.

Se nei prossimi mesi gli studenti lanceranno il messaggio contro il cyberbullismo tenendo lezioni all’interno delle classi, il senso del flashmob era partire lanciando un messaggio a tutti i cittadini. ‘Con l’educazione siamo in grado di captare più in profondità quello che ci capita intorno- commenta Martoni- ed è fondamentale, anche nel mondo digitale, perché ci cambia e ci influenza. L’educazione c’entra anche con il nostro essere liberi di autodeterminarci’.

Fra i presenti, a coordinare l’iniziativa Adele D’Angelo, dirigente scolastica dell’Ic5, in rappresentanza della rete di istituti aderenti al progetto, oltre all’associazione avvocati imolesi, le Forze dell’ordine, Roberto Marazzi, direttore dell’Autodromo, Fabio Bacchilega, presidente Fondazione cassa di risparmio di Imola e Nicola Izzo, commissario straordinario. ‘Partecipare a un incontro con tanti ragazzi è sempre motivo di stimolo-interviene Izzo- e credo che sia una questione di rispetto delle istituzioni nei vostri confronti’.

Poi conclude: ‘L’evoluzione alla quale voi assistete è infinita e dovete cominciare a prendere coscienza e conoscenza nell’uso di questi strumenti: molto c’è di positivo nell’utilizzo delle reti e delle intelligenze artificiali, ma vanno utilizzate con la consapevolezza che anche nelle tecnologie ci può essere il bene e il male’.