
Da Sfera Ebbasta a Luchè "Un onore dare una mano"
"Per me non è solo un enorme piacere, ma un dovere fare un gesto del genere per l’Emilia Romagna" dice Luchè, protagonista con Sfera Ebbasta, Shiva, Geolier e Massimo Pericolo della maratona trap e hip-hop del 29 luglio all’Autodromo di Imola.
"Tutti nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa per aiutare. E quello che possiamo fare noi artisti è offrire il nostro lavoro. Anche se si tratta di intrattenimento, possiamo provare a regalare un sorriso, almeno per un paio d’ore, ai ragazzi, alcuni dei quali magari arriveranno proprio dalle zone colpite dall’alluvione. Sono onorato di poter aiutare in qualche modo ed è bello che una delle nostre date del tour sia diventata un’occasione per raccogliere dei fondi, affinché si possa dare un contributo, almeno in parte, ai soccorsi", continua Luchè.
L’Imola Summer Sound propone un tipo di festival che in Italia manca da tantissimo, forse dai tempi dell’Hip Hop Village di Radio Deejay. Un format che, con lo sguardo puntato oltre oceano, ha (ri)tirato fuori Marracash col suo Marrageddon in programma a Milano e a Napoli a settembre e che la maratona imolese fa suo, giocando d’anticipo con fini nobili quale la sensibilizzazione del mondo giovanile e la raccolta di proventi da destinare alle popolazioni alluvionate.
Tutto dopo aver trasformato il concerto di Sfera Ebbasta, Luchè e Shiva in programma originariamente sullo stesso luogo il 7 luglio in qualcosa di più solidale e strutturato.
"Grazie alla musica abbiamo la possibilità di poter aiutare quotidianamente le persone che ci ascoltano" dice Shiva stesso. "È un onore dare il mio contributo ed essere presente in un’occasione come questa. Un forte abbraccio va a tutte le famiglie che sono state colpite dall’alluvione".
E il partenopeo Geolier commenta: "La musica ha sempre unito le persone, decine di migliaia di persone che vanno insieme a vedere un concerto. In questo caso non solo unisce ma aiuta anche. È una responsabilità e un dovere fare qualcosa per l’Emilia Romagna e non c’è cosa più bella da parte del mondo urban di dare una mano".
Della partita, oltre a Axell, BigMama, Digital Astro, Ele A, Sethu, Tony Boy, pure Massimo Pericolo. "Vedere i disastri dell’alluvione e la disperazione della gente – dice il rapper di Gallarate, al secolo Alessandro Vanetti – mi ha fatto pensare che non siamo mai al sicuro ma questo invito mi ha ricordato che possiamo sempre aiutarci l’un l’altro".
Andrea Spinelli