"Ho condiviso con i nostri elettori delusioni e smarrimenti, ma proprio nel rispetto di tutta la passione civile che abbiamo vissuto insieme, di tutto l’impegno profuso in questi anni, credo si sia aperta una nuova fase in cui il coinvolgimento di tutti diventa cruciale. E dove il primo avversario per noi è l’astensione".
A dirlo è Lorenza D’Amato, ex consigliera comunale del M5s oggi candidata con i grillini nel collegio uninominale per la Camera.
"Rivolgendomi ai tanti delusi e turbati, dico che è arrivato il momento di lasciarci alle spalle nostalgie, rancori e diaspore – spiega la D’Amato, inquadrando un ragionamento che sembra valere tanto per Roma quanto per lo scenario politico locale –. Dobbiamo quindi considerare la nostra storia come un’evoluzione fisiologica, come un atto di crescita. D’altronde, in un ‘teatro’ politico nazionale ingessato da decenni, con protagonisti che non cambiano mai, per una forza politica dirompente e cresciuta alla velocità della luce era imprescindibile doversi trasformare".
La grillina rivendica chiaramente l’operato dei due governi presieduti da Giuseppe Conte: reddito di cittadinanza, quota 100, legge anticorruzione, "stop ai tagli alla sanità", "80mila assunzioni nel mondo dell’istruzione" e Superbonus 110%.
"Quest’ultimo è stato indicato dall’Istat come provvedimento determinante in una crescita del Pil che non si registrava da anni", ci tiene a sottolineare l’esponente del M5s.
Nelle parole della D’Amato, l’ex premier oggi leader del M5s "ha già dimostrato di saper rappresentare al meglio gli interessi del Paese. Pensiamo alle emergenze legate alla pandemia e al Pnrr".