De Pascale alla festa dell’Unità: "L’alluvione usata per le elezioni"

Il candidato del centrosinistra alle regionali, Michele de Pascale, critica la gestione politica dell'alluvione a Medicina, sottolineando la necessità di un approccio unitario e non strumentalizzato. Propone un impegno a lungo termine per la ricostruzione e la prevenzione del territorio. La visita sulla sanità a Bologna è rinviata al 4 settembre.

De Pascale alla festa dell’Unità: "L’alluvione usata per le elezioni"

Il candidato alle prossime elezioni regionali Michele de Pascale ha parlato ieri alla festa dell’Unità di Medicina

"L’alluvione è stata la prima emergenza nella storia della Repubblica che non è stata gestita con un senso di unità nazionale, ma come uno strumento di campagna elettorale da parte della destra di governo". Apre così Michele de Pascale, candidato del centrosinistra alle prossime regionali, il suo aperitivo con i partecipanti della Festa dell’Unità di Medicina dove si è tenuto l’incontro con il sindaco di Medicina Matteo Montanari. De Pascale ritorna sull’alluvione. "Questa vicenda non sarebbe mai dovuta entrare in campagna elettorale ed è stata la destra a trasformarla in un tema divisivo – sottolinea de Pascale – . Ora, però, non ho paura ad andare in ogni luogo della Regione a parlare di alluvione". Inoltre, per dopo le regionali, la richiesta è che "quando Figliuolo terminerà il mandato, come Commissario straordinario vorrei che venisse nominato il prossimo o la prossima presidente della Regione, così si avrà la certezza che avrà 5 anni di lavoro sulla ricostruzione e prevenzione del territorio". Per quanto riguarda la sanità slitta al 4 settembre la visita a Bologna.

Con lui saranno presenti anche il sindaco Matteo Lepore e l’assessore regionale Raffaele Donini. Inoltre il Comitato regionale contro ogni autonomia differenziata ha chiesto a de Pascale "qualora dovesse diventare presidente della Regione di mettere in discussione e favorire l’approvazione della proposta di legge di iniziativa popolare contro l’acquisizione di ulteriori forme di autonomia".

Giovanni Di Caprio