Autodromo Imola, la Dekra lascia. "Pubblicità troppo cara"

Decisione della società tedesca dopo gli aumenti delle imposte sulle affissioni

La torre della Dekra in autodromo

La torre della Dekra in autodromo

Imola, 12 febbraio 2019– La mitica torre dell’Autodromo, che da qualche anno ha legato la propria immagine al marchio Dekra colorandosi di biancoverde, tornerà presto anonima. La società con sede principale a Stoccarda, in Germania, ha infatti annunciato la volontà di recedere, a partire dal 31 agosto 2019, dal contratto di noleggio di quegli spazi pubblicitari che ai tempi della F1 erano appannaggio della Marlboro.

Stando così le cose, nel giro di pochi mesi le facciate di uno dei simboli della città saranno di nuovo bianche; e il circuito perderà un’importante sponsorizzazione. La risoluzione per «eccessiva onerosità sopravvenuta ai sensi e per gli effetti dell’articolo 1467 del codice civile» è stata comunicata in questi giorni dai vertici italiani di Dekra a Formula Imola, che gestisce l’attività dell’Enzo e Dino Ferrari, e al Con.Ami, concessionario dell’impianto. Nella lettera di addio, la società attiva nel settore delle revisioni auto parla di «intervenuto mutamento delle condizioni nel contesto» del contratto, «ascrivibili ad eventi straordinari e imprevedibili che non rientrano nella cosiddetta alea normale»; un cambiamento che avrebbe «reso eccessivamente onerosa la prestazione», scrivono da Dekra.

A cosa si fa riferimento? Tra le altre cose, alla «recente chiusura della nostra unità locale» nella torre – mandano a dire sempre dalla società – e al «provvedimento della Giunta comunale in merito all’imposta sulle pubbliche affissioni». Una delibera, quella dell’esecutivo locale, che da un lato ha messo nero su bianco aumenti tariffari applicati però anche da altri Comuni del Circondario come Castel San Pietro e Medicina; ma dall’altro ha inserito per la prima volta l’Autodromo in quelle aree della città «a categoria speciale» nelle quali fare pubblicità costa di più. Una novità, quest’ultima, che oltre ad aver indispettito Formula Imola, costerà a Dekra alcune migliaia di euro in più rispetto al previsto. E che ha convinto l’ala italiana della società tedesca a rinunciare alla sponsorizzazione della torre all’ingresso del circuito.

Un disimpegno non del tutto inaspettato, comunque, quello di Dekra: dal 2012 (anno di inizio della partnership con Imola) a oggi, i rapporti con l’Autodromo non sono infatti mai del tutto decollati; ed è già dal 2016 che si vocifera di divorzio. Ma visto che a dare la spallata decisiva al matrimonio è stata – così dice Dekra – una mossa della nuova Giunta, la rottura è destinata a fare rumore soprattutto sul fronte politico. Quanti soldi perde (almeno fino a quando non si troveranno eventuali nuovi investitori) l’Autodromo? Non è chiaro.

L’accordo siglato a fine 2012 (validità cinque anni a partire dall’1 gennaio dell’anno successivo) risale infatti a un periodo nel quale in Formula Imola la componente privata era ancora forte. E dunque i risvolti economici degli accordi rimanevano in buona parte segreti. Nella lettera di Dekra, tra l’altro, si fa riferimento a un contratto datato settembre 2016, che dunque è stato firmato in un secondo momento rispetto all’intesa originaria. In ogni caso, al netto di ulteriori dietrofront, dal 31 agosto sarà tutto dimenticato.