Diesel e benzina, gli sconti partono al rallentatore

Riduzione dei prezzi al via solo ieri pomeriggio. Gli automobilisti: "Un mese di sollievo non basta"

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di Mattia Grandi

Taglio dell’accisa a scoppio ritardato e a macchia di leopardo nei distributori di Imola. E’ questa la caotica istantanea della giornata di ieri all’altezza delle pompe di carburante della città.

Uno scenario che dovrebbe uniformarsi dalle prime ore di questa mattina con la scontistica al consumo sui prezzi di benzina e diesel di 30,5 centesimi totali. Giù anche il Gpl per una cifra, iva compresa, di 10,37 centesimi. Una riduzione che avrà durata fino a fine aprile.

"Ieri c’è stato un via vai continuo di clienti a caccia del prezzo ribassato. Centinata gli interrogativi dei clienti sui motivi del mancato calo – ammettono Nico Manara e Nevio Posselt al lavoro nel distributore di via I° Maggio –. Probabilmente l’applicazione dei nuovi importi ha subito l’effetto delle tempistiche burocratiche successive alla pubblicazione notturna dei decreti sulla Gazzetta Ufficiale". Ma c’è una spiegazione. "Gli input delle cifre da esporre sui tabelloni arrivano direttamente dalle compagnie petrolifere in tarda serata o al mattino, verso le sette, prima di aprire. Più rari i cambi in corsa – specificano –. Nonostante il prezzo più alto non abbiamo registrato particolari defezioni nel ritmo degli afflussi della clientela".

Parola ai protagonisti: gli automobilisti. "Non si capisce più niente – sottolinea Diego Innocenti –. Tanti discorsi e poi nel concreto siamo poco aiutati. Adesso faccio rifornimento spesso e tengo il serbatoio quasi pieno perché temo nuovi rincari".

Sul taglio dell’accisa l’analisi è netta: "Uno sconto che fa un po’ ridere – chiosa –. I sostegni veri sono altri".

Non usa troppi giri di parole anche Sara Marchionni. "La solita italianata – affonda –. Ci tocca subire in silenzio le decisioni che giungono dall’alto. Cresce il costo di tutte le materie prime ma gli stipendi restano gli stessi. E’ dura per le famiglie andare avanti così".

In sella alla sua moto Eros Biagi la prende con filosofia: "Speriamo questo calo dei prezzi sortisca qualche effetto – osserva –. Il quadro generale è preoccupante ma temo un fondo di speculazione su quelle tragedie, come la guerra, che sono sotto gli occhi di tutti".

Non si discosta troppo la riflessione del giovane Simone Bernardi: "Ero al corrente dell’abbassamento dei prezzi ma non mi sono informato più di tanto sui dettagli – racconta –. Mi auguro che i tagli ai prezzi di diesel e benzina non tardino ad arrivare per allentare l’agonia quotidiana di chi viaggia per lavoro". I primi spiragli, pari quasi ad un miraggio, si materializzano dopo l’ora di pranzo di ieri. "La comunicazione dei ribassi da parte della compagnia è arrivata attorno alle 13 – precisano Francesca e Giovanni Pompei dalla loro stazione di servizio sulla provinciale Selice –. Gli importi decurtati per litro coincidono con il taglio dell’accisa più Iva".

E lo scenario muta di colpo con quei 1,729 euro per il diesel a litro e 1,779 per la benzina senza piombo.

"Dopo un paio di giorni di lavoro a corrente alterna c’è stata una significativa accelerata in termini di afflussi alle pompe – concludono i due –. La differenza si percepisce già visivamente dallo sguardo meno teso degli avventori dietro al parabrezza".

Ma tra gli automobilisti e i trasportatori il coro di voci è unanime: queste riduzioni non possono limitarsi a un solo mese altrimenti c’è il rischio di paralizzare l’economia.