Discarica Imola, scontro tra esperti e residenti

Convegno sulla Tre Monti, i docenti: "Non è nociva". La gente: "Troppi dubbi"

L'affollato incontro sulla discarica (Isolapress)

L'affollato incontro sulla discarica (Isolapress)

Imola, 2 giugno 2019 - Residenti, esponenti di associazioni ambientaliste e semplici cittadini. Oltre ad alcuni consiglieri comunali e a politici di diversi schieramenti. Erano circa un centinaio ieri al teatro dell’Osservanza, almeno durante gli interventi più seguiti, gli imolesi che hanno partecipato all’incontro pubblico organizzato dal Comune dal titolo ‘Salute e discarica: esperti a confronto’. Una lunga mattinata nel quale il tema dell’impianto dei Tre Monti, chiuso ormai da tempo dopo il doppio stop all’ampliamento pronunciato da Tar e Consiglio di Stato, e al centro di un’inchiesta della Procura di Bologna che ipotizza il reato di inquinamento ambientale, è stato sviscerato nei suoi aspetti principali. Nel corso del suo intervento, Marco Vinceti, docente del dipartimento di Scienze biomediche, metaboliche e neuroscienze dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ha ricordato al pubblico gli esiti (ormai noti da qualche tempo) dello studio di sorveglianza sanitaria della popolazione residente nell’area limitrofa alla discarica. Un’analisi i cui risultati «non suggeriscono il verificarsi di effetti nocivi in ambito sanitario associati alla residenza in prossimità del sito di trattamento rifiuti preso in esame», si legge nelle conclusioni dello studio. Maria Adelaide Corvaglia, di Arpae, ha ricordato invece i risultati del monitoraggio svolto in questi anni dall’Agenzia per l’ambiente, sottolineando inoltre quanto ottenuto sul fronte di una migliore captazione del biogas, nonché del trattamento dei rifiuti, e aprendo alla possibilità di ulteriori interventi futuri per eliminare il problema degli odori che infastidiscono i residenti della zona.

A Gabriele Peroni, del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl, è toccato infine il compito di riepilogare gli esiti dei controlli sui prodotti agroalimentari e sull’acqua portati avanti dall’Azienda sanitaria. Anche in questo caso, i risultati sono sembrati tutt’altro che allarmanti. Solo un paio, nel 2019, i superamenti dei limiti previsti per la potabilità delle acque superficiali. «Ma non riteniamo ci sia alcuna correlazione con l’impianto», ha sottolineato Peroni.

«Si è sgonfiata anche la propaganda 5s sulla discarica – è la sintesi dalla consigliera comunale Carmen Cappello (Imola guarda avanti) –. Il terrore strumentalizzato per la salute dei cittadini, delle acque e dei prodotti alimentari è stata smentita da tutte le indagini scientifiche. Credo che questo sia un punto di partenza per affrontare, con un po’ più di serenità, il tema del destino dell’impianto». Per questo motivo, la civica di centrosinistra incalza la Giunta (al pari del collega leghista Daniele Marchetti e del pubblico presente all’incontro) a esprimersi in maniera chiara sul futuro del sito di via Pediano. «Credo che la chiusura della discarica sia un punto del programma elettorale del M5s sul quale nessuno vuole muoversi in senso contrario – ha chiarito l’assessore all’Ambiente, Andrea Longhi, al termine dell’incontro –. Capire se dall’impianto derivino problematiche per la salute è un’altra cosa».