CRESPINO (Rovigo) Sono finite le speranze per gli amici e conoscenti. Nel corso del pomeriggio di ieri le ricerche hanno individuato nel fiume Po, all’altezza del territorio comunale di Crespino, il corpo del giovane rumeno di 27 anni residente a Mordano che era scomparso nel grande fiume sabato 30 luglio. Le ricerche erano iniziate sabato notte ed erano poi proseguite senza sosta fino alla giornata di ieri, scandagliando il fiume. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Rovigo con il gruppo sommozzatori e supportati dai vigili del fuoco di Ferrara, con gommone a motore, moto d’acqua. Nelle prime ore le ricerche erano state anche affiancate dall’ausilio di un elicottero da Bologna, un’imbarcazione con ecoscandaglio da Padova e sommozzatori di Venezia. Oltre che dalla presenza anche della pattuglia dei carabinieri. A notare il corpo sono stati, per primi, gli occupanti dell’elicottero Drago 149 del reparto volo di Venezia. I quali hanno indicato la salma ai sommozzatori della squadra di Vicenza. Il fatto era accaduto verso le 21.30 di sabato 30 luglio in località Garofolo, nell’area di sosta golenale attrezzata ‘Benvenuto Tisi’. Un gruppo di giovani rumeni, infatti, erano arrivati con le loro canne da pesca all’imbrunire. Uno di questi, il 27enne, si è allontanato dentro il fiume, ma ad un certo punto mentre rientrava verso la spiaggia sarebbe inciampato e scivolato in un punto più profondo. Secondo le prime ricostruzione pare che il giovane stesse tentando di trovare una migliore postazione di pesca. Quindi si sarebbe spostato e per poi ritrovarsi per errore in un punto dove le acque erano più profonde. Il Po, anche se in secca, presenta insidie che non vanno sottovalutate. Mentre due connazionali assistevano impotenti all’accaduto, la corrente del fiume lo ha trascinato via. A questo punto gli amici hanno chiamato subito i soccorsi. Ma dopo due giorni di ricerche, purtroppo, si è avverato quello scenario che tutti volevano escludere: il ritrovamento senza vita del corpo del ragazzo rumeno 27enne. Una notizia non inattesa, purtroppo, che ha presto gettato nello sconforto la comunità rumena dell’Imolese, dove in pratica tutti conoscono tutti. m. t.