Documentario no vax al centro sociale di Imola, si farà: “Libertà di parola”

Confermato l’appuntamento in programma sabato alle 20.30. La Stalla: “Forniamo solo gli spazi e gli organizzatori contribuiranno alle spese”

Il centro sociale di Imola vota a favore: il documentario no vax sarà proiettato

Il centro sociale di Imola vota a favore: il documentario no vax sarà proiettato

Imola, 15 marzo 2023 – Nessuna retromarcia. Il consiglio direttivo del centro sociale La Stalla, che si è riunito l’altra sera in seduta straordinaria, ha deciso a maggioranza di consentire la proiezione del documentario ‘Invisibili’, in calendario sabato 18 marzo alle 20.30 nonostante le proteste di una parte delle forze politiche di opposizione. E poco importa se il filmato, la cui visione sarà seguita da dibattito come nella migliore tradizione dei cineforum d’antan, è ormai una sorta di video cult per no-vax e negazionisti della pandemia in quanto raccoglie le testimonianze dei "danneggiati da vaccino covid19".

Non è andato a buon fine il tentativo di moral suasion del sindaco Marco Panieri, che nei giorni scorsi aveva definito "inopportuno" ospitare l’evento in uno spazio sostenuto dai finanziamenti comunali (almeno un’altra struttura analoga imolese ha detto ‘no’ alla proiezione del documentario).

“Il centro sociale non è in alcun modo coinvolto nell’organizzazione dell’evento ma si limiterà esclusivamente a fornire gli spazi necessari all’organizzazione che contribuirà al pagamento dei relativi costi – hanno spiegato ieri dalla Stalla –. Gli organizzatori si assumeranno tutte le responsabilità che potrebbero derivare dalla realizzazione dell’evento. Nel consiglio direttivo è prevalsa la convinzione che la libertà di parola e di pensiero non debbano mai venire a mancare, e che l’impegno e la passione quotidiana dei volontari non debba essere mai messa in discussione, come purtroppo avvenuto nei giorni scorsi con gli attacchi strumentali pubblicati sulla stampa locale".

Il riferimento è alle parole della civica Carmen Cappello, che oltre ad attaccare duramente la Giunta e a bollare la proiezione come "evento che è la negazione della tutela della salute dei cittadini e dei soggetti fragili", aveva sollevato "più di una perplessità sulla gestione" del centro sociale. "È lecito che con soldi pubblici si dia spazio alla disinformazione e alla diffusione di idee complottiste? – aveva domandato invano l’esponente di opposizione, referente della lista rappresentata oggi in Consiglio comunale da Renato Dalpozzo –. È mai possibile che nessuno del comitato direttivo del centro e lo stesso presidente non esercitino una vigilanza sugli eventi di cui il loro centro sociale fa da cassa di risonanza?".

Poi era arrivato l’altolà del sindaco Panieri, aggirato tuttavia dal centro sociale. "Non credo che questo incrinerà i rapporti con il Comune – assicura al telefono il presidente della Stalla, Davide Cavini –. La nostra mission è chiara. Siamo impegnati nel sociale, facciamo cose semplici: organizziamo attività per ragazzi, tombolate, curiamo il verde e facciamo incontrare le persone. Il sindaco ha ben presente la nostra attività". Infine, da Cavini, una mezza ammissione di colpa: "Forse non abbiamo valutato bene l’impatto della cosa, ma avevamo preso un impegno e dovevamo mantenerlo".