
Uno degli striscioni di protesta appesi dagli studenti delle scuole coinvolte
I problemi agli impianti di riscaldamento di alcune scuole superiori imolesi, in particolare quelli del liceo Rambaldi e dell’istituto Scarabelli, sono approdati ieri sera in Consiglio comunale. È stato Nicolas Vacchi (Fratelli d’Italia), che è anche capogruppo dei meloniani nella Città metropolitana di Bologna (dalla quale dipendono le scuole superiori della provincia), a portare il caso nell’Aula di piazza Matteotti. Lo ha fatto all’indomani della doppia protesta inscenata dagli studenti davanti alle sedi dei due istituti, rispettivamente in via Garibaldi e in via Ascari, dove sono spuntati cartelli e striscioni.
Alle contestazioni di Vacchi e degli altri esponenti di opposizione, compreso chi come il leghista Daniele Marchetti già nelle ore immediatamente successive al presidio degli studenti aveva incalzato l’amministrazione al pari di Vacchi, ha risposto il sindaco Marco Panieri, che è anche numero due dell’ente di Palazzo Malvezzi. "Ma esserlo non vuol dire occuparsi di qualsiasi cosa accada in Città metropolitana", la premessa del primo cittadino (delegato alla Pianificazione). Che poi ha aggiunto: "Quando il tema mi è stato sottoposto, mi sono subito attivato. Il problema è legato a una gara d’appalto e al cambio di gestore. I disservizi ci sono stati anche in altri istituti della provincia di Bologna. Mi dispiace che ci abbiano rimesso i ragazzi, per questo ho chiesto che vengano applicate le penali. Ho indetto anche un incontro interno per approfondire il tema della manutenzione dei nostri istituti scolastici. E chi non fa qualcosa deve assumersene la responsabilità".
Prima dell’intervento di Panieri, la parola era andata ai consiglieri comunali. "Non dobbiamo banalizzare e dire: ‘Per una mattina si può tenere il cappotto in classe’ – la posizione di Vacchi –. Ci sono leggi da rispettare, ricordando che parliamo sempre di soldi dei cittadini. Siamo imbarazzati da questa sinistra che governa Comune e Città metropolitana. E arrabbiati per quei ragazzi che devono patire il freddo".
Poi Marchetti: "Gli studenti lamentano da tempo un malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento. E il dato politico è che ci troviamo di fronte a una situazione segnalata dagli stessi dirigenti scolastici. Il punto è proprio la mancanza di reattività della Città metropolitana dopo la finta abolizione delle province volute dal centrosinistra".
Critico anche Renato Dalpozzo (lista civica Cappello): "Gli studenti non possono stare in aula al freddo, è difficile stare attenti se la temperatura è troppo bassa".
Nelle file della maggioranza, lettura diversa da parte della capogruppo del Pd, Chiara Sorbello: "Quello che è accaduto ci ha colpito, ma quando si verificano episodi di questo tipo bisogna fare tutto fuorché strumentalizzare. A noi preme sia trovata una soluzione".
Stessa linea per Filippo Samachini (Sinistra imolese): "Al liceo classico gli studenti devono partecipare alle lezioni vestiti come palombari. Questi problemi vanno risolti al più presto, ma siamo sicuri che il sindaco si sia già mosso".