È in crescita continua il numero dei rifugiati

Oltre ai 104 censiti in città, a Castel San Pietro ci sono ora 83 donne e bambini

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Continua a crescere il numero di profughi ucraini nel circondario. Oltre ai 104 censiti a Imola, aumentano le presenze anche negli altri comuni più grandi del territorio. A Castel San Pietro ci sono attualmente 83 donne e bambini scappati dalla guerra. In 45 alloggiano da parenti o amici (e non hanno bisogno di successiva sistemazione), otto sono ospiti della parrocchia e altri trenta da dieci famiglie che hanno dato la disponibilità ad accoglierli temporaneamente in attesa di altra collocazione. Per questi 38 si sta organizzando il progressivo trasferimento in altri alloggi, in modo da liberare i posti di accoglienza temporanea anche in vista dei futuri arrivi. "Siamo al loro fianco e stiamo facendo tutto quanto è nelle nostre possibilità per farli sentire a casa", afferma il sindaco Fausto Tinti. Anche a Castel San Pietro, così come a Imola, si sta lavorando per gli inserimenti scolastici. Quattro minori ucraini stanno già frequentando le lezioni.

Si lavora sull’accoglienza pure a Medicina, dove sono già stati accolti 11 donne e 20 bambini. E l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Matteo Montanari fa sapere che, tramite la Prefettura e la rete d’accoglienza metropolitana, sono in fase d’attivazione i nuovi spazi per l’ospitalità. "Voglio ringraziare i medicinesi per la generosità e la disponibilità ad aiutare – afferma il sindaco Montanari –. Siete in tanti a chiamare. Insieme agli altri Comuni, all’Asp e all’Ausl stiamo lavorando per creare un percorso d’ospitalità efficiente e dare ai cittadini ucraini le necessarie tutele in ambito sociale, educativo e sanitario".

Lavoro straordinario anche per l’Azienda sanitaria imolese, che a metà settimana aveva rilasciato già 126 tessere con codice Stp (Straniero temporaneamente presente) per l’accesso alle cure primarie e non urgenti ad altrettanti ucraini arrivati nel circondario.