È l’ora della sagra del Raviolo Storia e gusto nel centro del paese

Oggi anteprima con stand gastronomico e musica. Domani la corsa, nel pomeriggio il lancio dei dolci

È l’ora della sagra del Raviolo  Storia e gusto nel centro del paese

È l’ora della sagra del Raviolo Storia e gusto nel centro del paese

Tutti con il naso all’insù in attesa di una pioggia di… ravioli. A Casalfiumanese è partito il conto alla rovescia per la 98esima Sagra del Raviolo in agenda domani marzo in piazza Cavalli. Uno degli appuntamenti più celebri nel programma d’intrattenimento della vallata del Santerno. Lo storico evento all’ombra della torre dell’orologio, organizzato dalla Pro Loco del paese con il patrocinio dell’amministrazione comunale, tornerà alla sua conformazione pre-pandemica strizzando l’occhio a tradizione, giovani e sport.

Si parte però oggi, con il quarto gettone della ‘Notte prima del raviolo’, format pensato per coinvolgere le nuove generazioni, ispirato all’antica usanza del veglione da ballo presso la Casa del Popolo. Dall’apertura dello stand gastronomico alle 18.30 all’esibizione live della band ‘Age’ come apripista di quello spettacolo di luci e suoni che vedrà protagonisti l’M31A Party ed i deejay Manuel ‘Duma’ Durante e Rosso con Marco Talotta alla voce. La mattinata di domani, San Giuseppe, farà rima con l’esordio del Raviolo Trail. Una corsa competitiva di 16 chilometri per atleti esperti. Concomitante l’avvio del variopinto mercato ambulante nelle strade limitrofe alla piazza dove ci saranno anche le giostre. Mezz’ora più tardi l’apertura dello stand ufficiale della sagra con vino, ravioli, brulè e piatti artistici realizzati dalla Cooperativa Ceramica di Imola. Pranzo all’insegna delle prelibatezze dello stand gastronomico, tra polenta, pasta e fagioli, piadine farcite, garganelli e chi più ne ha più ne metta. Alle 15 le note in musica dell’orchestra di Luca Bergamini prima dei pittoreschi lanci dei biscotti, ripieni di mostarda e conditi con liquore dolce e zucchero, dalla torre civica. Una tradizione che, tolte guerra e pandemia, si ripete dal 1925. Fu l’allora podestà conte Federico Alessandretti ad istituirla per mitigare l’umore di un popolo provato dagli stenti e dalla povertà post conflitto bellico. Un’istantanea in bianco e nero che rimanda a quei carri allegorici, trainati da grossi bovini, impegnati nella distribuzione dei dolciumi. Previsti nel pomeriggio anche alcuni lanci dedicati ai più piccoli con ravioli ripieni di nutella.

"I preparativi procedono a gonfie vele – raccontano la sindaca Beatrice Poli e la vicepresidente della Pro Loco di Casalfiumanese, Simona Ronchi –. Le lavorazioni dei dolcetti si sono concentrate nello scorso fine settimana all’interno del forno del paese. Poi, nelle giornate successive, spazio alla loro decorazione, al confezionamento ed all’insacchettamento. Una serie di procedure effettuate nel teatro comunale dove un’ottantina di persone hanno operato in armonia. Nonne e bambini insieme, più che un’usanza è un vero patrimonio della nostra tradizione tramandato di generazione in generazione". E ancora: "Pronti 13 quintali di ravioli – concludono –. I biscotti di Casalfiumanese sono inconfondibili perché hanno una speciale chiusura a spiga. E già pensiamo alla grande festa del centenario".