Ecco gli angeli custodi dei pesci: "Così li salviamo dalle secche"

I volontari di Asp Valsanterno sono intervenuti per salvaguardare la fauna ittica a causa delle poche piogge. Bordini: "L’obiettivo è di recuperarli perché ormai confinati in pochissima acqua per immetterli nel fiume".

Ecco gli angeli custodi dei pesci: "Così li salviamo dalle secche"

Il trasporto dei pesci catturati

Un altro importante intervento per la salvaguardia della fauna ittica dei corsi d’acqua grazie ai volontari di Asp Valsanterno. Qualche settimana fa, a causa delle scarse precipitazioni del periodo che mettono in crisi il fiume Santerno e i vari canali di bonifica, gli uomini del sodalizio valligiano in sinergia con quelli del Consorzio Canale dei Molini e della Fipsas Bologna hanno portato in salvo una trentina di chili di pesce. "In estate, di solito, interveniamo sui canali di bonifica nei periodi di secca del Santerno per l’esecuzione di sfalci o in occasione dello stop ai prelievi d’acqua per emergenza idrica – racconta il consigliere di Asp Valsanterno, Andrea Bordini -. È stato proprio quest’ultimo il caso affrontato a metà agosto lungo il condotto che prende acqua dal nostro fiume all’altezza della chiusa di Codrignano per poi attraversare Imola (dove si divide in due tronchi) e proseguire lungo la direttrice della Selice fino a Massa Lombarda".

Un’operazione focalizzata in quattro zone specifiche, della durata complessiva di 5 ore, che ha visto in azione sei volontari tra cui diverse guardie ittiche Fipsas: "L’obiettivo è stato quello di recuperare i pesci ormai confinati in pochissima acqua per immetterli nel Santerno – continua –. Barbi, cavedani e qualche carpa salvati da probabile morte. Il prelievo è stato fatto con l’ausilio dell’elettropesca poi con il guadino. I pesci sono stati messi in vasche con acqua fresca e ossigenatori per garantire un trasporto sicuro anche in concomitanza delle temperature elevate di questi giorni. Una prassi da eseguire con grande attenzione e responsabilità".

Si è trattato del terzo intervento simile effettuato dall’inizio dell’anno dagli operatori di Asp Valsanterno mentre nel 2022, tra i più siccitosi degli ultimi tempi, i recuperi furono addirittura cinque: "Un esempio di tutela ambientale che ormai va avanti da anni – analizza Bordini –. In questo momento di emergenza idrica nazionale anche il nostro territorio è in sofferenza. E se da un lato il Santerno sembra tenere, i suoi rii, fossi e canali laterali sono in difficoltà. Un’azione preventiva per evitare la moria dei pesci ed il conseguente danno ambientale con annesse possibili criticità di tipo sanitario".

Nei prossimi giorni, inoltre, i volontari di Asp Valsanterno bisseranno l’attività anche a Castel del Rio lungo il canaletto che sfocia nella centralina idroelettrica sulla quale verranno eseguite una serie di opere manutentive.