Ecco l’aiuto psicologico Un team di specialisti a supporto degli alluvionati

La task force può andare direttamente nelle zone maggiormente colpite o nei centri operativi che ospitano le 120 persone ancora evacuate.

Ecco l’aiuto psicologico  Un team di specialisti  a supporto degli alluvionati

Ecco l’aiuto psicologico Un team di specialisti a supporto degli alluvionati

Un team di psicologi dell’Ausl di Imola è già attivo per garantire un servizio telefonico di supporto alla popolazione colpita dalle drammatiche conseguenze dell’emergenza idrogeologica di queste settimane.

Le persone che volessero usufruire di questa opportunità possono chiamare il numero dedicato 331 4013121 tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 12.30 alle 13.30 oppure lasciare un messaggio ed un recapito telefonico alla casella vocale del numero fisso 0542 604560 per essere poi richiamati.

La task force, inoltre, ha dato la disponibilità a recarsi nelle zone maggiormente colpite e nei centri di raccolta delle persone evacuate, in coordinamento con i centri operativi comunali dei territori, per offrire ascolto e supporto alle 120 persone accolte temporaneamente in questi spazi.

Lo stato di prostrazione psicologica ed emotiva è quasi palpabile quando ci si trova a dialogare con persone colpite dall’alluvione. E gli effetti del trauma sembrano trasmettersi anche all’interlocutore che non ha subito danni da questa straordinaria ondata di maltempo. In altre parole, l’aiuto degli psicologi serve, eccome, un po’ come ai tempi della pandemia e degli effetti del lockdown.

Alcuni medici di famiglia in questi giorni hanno avuto difficoltà ad aprire gli ambulatori, ma hanno comunque mantenuto la reperibilità telefonica. Restano attivi gli ambulatori di continuità assistenziale diurna, feriale e festiva, nelle Case delle salute di Castel San Pietro, Medicina e Vallata del Santerno e a Imola all’ospedale vecchio.

Nel circondario sono tornate alla normalità l’attività chirurgica e le visite specialistiche, ma 1.500 visite sono state riprogrammate entro le prossime due-quattro settimane. Nell’imolese si è risentito del blocco dell’attività di Villa Maria Cecilia, in particolare per l’emodinamica, ma già dalla notte scorsa le emergenze, ad esempio le angioplastiche, vengono dirottate sull’ospedale Sant’Orsola di Bologna.