
Primo passo verso quel potenziamento dei "servizi di contrasto alla grave marginalità adulta" annunciato nei mesi scorsi dall’Asp per rispondere alla povertà crescente. Proprio grazie all’Azienda servizi alla persona, in co-progettazione con il raggruppamento temporaneo di imprese composto da Croce Rossa, associazione Santa Maria della Carità e Solco Civitas, il ‘Rifugio Sofia’ di via Poiano apre ora le porte agli ospiti dalle 15 alle 11 del mattino successivo, tutti i giorni compresi fine settimana e festivi.
"E non è solo questione di ‘dormire al caldo’, ma provare a ritrovare se stessi e il proprio progetto di vita", avvertono dall’Asp, aggiungendo che "sarà fondamentale l’accompagnamento quotidiano di personale educativo dedicato per garantire quella vicinanza e prossimità necessarie ad agganciare le persone in grave marginalità, a creare legami di fiducia propedeutici alla buona riuscita dei percorsi verso l’autonomia e il miglioramento delle condizioni di vita".
Il ‘Rifugio Sofia’ è un servizio di prima accoglienza a bassa soglia che rimane aperto anche grazie all’aiuto fondamentale di volontari che fanno dell’empatia una formula di vita.
"Il 2023, grazie alle risorse del Progetto di intervento sociale, finanziato dal ministero ma anche e soprattutto allo sguardo verso la comunità che sta orientando il nostro lavoro – spiega Susi Lamieri, responsabile del servizio sociale di Asp –, sarà un anno interamente dedicato al rafforzamento dei servizi a contrasto della marginalità, con il potenziamento di equipe dedicate ad intercettare e accompagnare chi, spesso, fatica ad accettare l’aiuto dei servizi e che non sente di avere altre possibilità di vita. La presenza è ciò che può fare la differenza e accendere il desiderio di nuovi approcci alla vita".