Imola, colf e badanti evasori totali. La Finanza ne 'scova' 72

Non avevano mai presentato le dichiarazioni dei redditi beneficiando di prestazioni sociali agevolate a cui non avevano diritto

Badanti (immagine d'archivio)

Badanti (immagine d'archivio)

Bologna, 18 settembre 2019 - Pur avendo percepito redditi per lavoro domestico non avevano mai presentato le previste dichiarazioni dei redditi. Sono 72 gli evasori totali, tra colf e badanti, scoperti nei primi nove mesi del 2019 dalla Guardia di finanza nell'ambito dell'operazione 'Domestic workers'. I controlli, fanno sapere i finanzieri, "hanno consentito di proporre all'Agenzia delle entrate recuperi a tassazione di redditi non dichiarati per oltre 3,6 milioni di euro (una media di evasione di circa 50.000 euro per soggetto, con una punta di 80.000 euro evasi da una cittadina romena).

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"Le indagini, svolte in particolare dalla Compagnia di Imola - spiegano gli uomini delle Fiamme Gialle -  hanno permesso di contrastare le indebite percezioni di prestazioni sociali agevolate, erogate appunto a soggetti completamente sconosciuti al fisco". In particolare, le indagini "hanno consentito ai militari di individuare numerose persone, quasi esclusivamente provenienti da Stati dell'Est Europa, che, pur avendo percepito redditi per lavoro domestico, non avevano mai presentato le previste dichiarazioni dei redditi (molti dei quali addirittura dal 2013)".

Inoltre, alcuni degli evasori totali scoperti, proprio a causa dell'apparente assenza di fonti di reddito, "avevano anche beneficiato di prestazioni sociali agevolate a cui non avevano diritto, come i rimborsi per le mense scolastiche e i contributi per locazioni di immobili Acer".