ENRICO AGNESSI
Cronaca

Ex caffè Bacchilega Annullata l’offerta del gestore pakistano Il bando è da rifare

La proposta non ha soddisfatto tutti i requisiti richiesti da Area Blu. Sotto la lente gli orari di chiusura del locale e gli eventi collaterali. Il prestigioso punto di ritrovo resta ancora desolatamente chiuso.

di Enrico Agnessi

I timori della vigilia, per l’ex bar Bacchilega, si sono materializzati. ‘Bologna pane e dolci’, società guidata da un giovane imprenditore pakistano che si era fatta avanti (in solitaria) per dare una nuova vita allo storico locale, è stata esclusa dalla gara. Niente aggiudicazione. Il motivo? Non ha raggiunto il punteggio minimo fissato da Area Blu. In pratica, non ha superato la soglia di sbarramento che la società controllata dal Comune aveva inserito nel bando.

A pesare sulla decisione finale di non assegnare i locali, certificata dal verbale di gara stilato ieri al termine della valutazione dell’offerta tecnica da parte di un’apposita commissione di gara, vari fattori. Oltre alla scarsa esperienza nel settore, a non convincere la commissione è stato anche l’orario di apertura al pubblico proposto dalla Srl bolognese e ritenuto da Area Blu "non propriamente adeguato alla richiesta di una maggiore rivitalizzazione del centro storico". Era prevista infatti la chiusura serale alle 21.

Idem per quanto riguarda l’impegno a presentare "eventi volti a favorire la valorizzazione del territorio e la loro ricaduta in termini di benefici economici e culturali".

Meno problemi invece sul fronte dei lavori da 100mila euro che il potenziale gestore ha presentato ad Area Blu. Pur giudicando "non sufficientemente dettagliate" le opere edili e impiantistiche ipotizzate da ‘Bologna pane e dolci’, la commissione aveva ritenuto "adeguata" tale offerta. La media delle varie voci che hanno composto l’offerta tecnica è rimasta però sotto la soglia prevista.

Quanto avrà pesato, nella decisione di Area Blu, l’avventura mai decollata con Sirio? E quanto avranno inciso le polemiche che hanno accompagnato l’arrivo dell’unica busta con l’offerta presentata da una società a responsabilità limitata con soli 10mila euro di capitale sociale?

Per la giunta, che aveva aperto il bando sulla scorta di vari interessamenti che però non sono andati al di là di colloqui e sopralluoghi di rito, è di sicuro una sconfitta pesante. E malissimo ha fatto il sindaco Marco Panieri, probabilmente fidandosi a torto dei suoi tecnici, a esultare prima del previsto. Per l’opposizione si tratta di nuova e insperata linfa destinata ad alimentare il dibattito nei prossimi giorni. Per la città, il dispiacere per l’ennesimo locale nel cuore del centro storico (il più importante di tutti assieme all’ex Opera Dulcis) che resta chiuso.

"Non possiamo più trovarci nella condizione di avere gestori che non hanno i requisiti necessari – ha commentato ieri sera Pierangelo Raffini, assessore al Centro storico e alle Attività produttive –. Avvieremo subito una riflessione su come procedere al meglio sui locali e prosegue il nostro percorso di rifunzionalizzazione del patrimonio pubblico in centro. All’inizio della prossima settimana, uscirà il bando relativo agli spazi ex-Dulcis, sui quali abbiamo avuto molto interesse".