ENRICO AGNESSI
Cronaca

Ex Opera Dulcis. Il piano del Comune. Bando solo per i ’big’ e affitto dimezzato

Il canone scende a 36mila euro l’anno con esenzione per i primi sei mesi. Per presentare un’offerta serve un fatturato medio di 300mila euro. Il sindaco Panieri: "Passaggio importante per ridare vita agli spazi".

Ex Opera Dulcis. Il piano del Comune. Bando  solo per i ’big’  e affitto dimezzato
Ex Opera Dulcis. Il piano del Comune. Bando solo per i ’big’ e affitto dimezzato

Canone d’affitto abbassato a 36mila euro l’anno (vale a dire la metà di quanto pagava il vecchio gestore), primi sei mesi esenti dal pagamento del canone e 300mila euro di fatturato medio negli ultimi tre anni come requisito necessario per poter presentare l’offerta. Smaltita la delusione per la mancata assegnazione dell’ex bar Bacchilega, il Comune (ri)mette sul mercato uno dei suoi prezzi più pregiati: il fu Opera Dulcis.

Chiuso ormai dallo scorso mese di novembre a causa del crac Sirio, e tornato nella disponibilità del Municipio a giugno, l’immobile da 250 metri quadrati commerciali affacciato su piazza Matteotti è destinato ora al miglior offerente. La concessione ha una durata di sei anni dalla data di stipula del contratto, con opzione di rinnovo per ulteriori sei.

Tra i requisiti previsti dal bando, oltre alla capacità "tecnica e professionale" nell’aver svolto in tutti gli ultimi tre anni attività di somministrazione alimenti e bevande, c’è appunto anche quella "economica-finanziaria" nell’aver avuto un fatturato medio negli ultimi tre anni di 300mila euro. Si tratta, in quest’ultimo caso, di una clausola inserita quasi sempre da Area Blu nelle precedenti gare pubbliche indette per conto del Comune; ma che non era stata prevista nel caso dell’ex Bar Bacchilega.

Come accennato all’inizio, il canone di concessione annuo a base d’asta (al netto cioè dei rialzi di gara) è di 36mila euro; ma il pagamento scatta solo dal settimo mese di contratto. Prevista una polizza bancaria fideiussoria (o in alternativa, versamento sul conto corrente di Area Blu dell’importo pari a sei mensilità del canone) a garanzia. Contestualmente alla stipula del contratto, dovrà inoltre essere versato al Comune un importo per attrezzature e arredi presenti nei locali quantificati in 22mila euro.

Le offerte vanno presentate entro il 13 novembre. Alla parte tecnica (esperienza, progetto di gestione e quadro degli interventi) verrà dato un punteggio massimo di 80; a quella economica di 20. Come già accaduto per l’ex Bar Bacchilega, c’è una clausola di sbarramento: per poter essere ammessi alla fase di valutazione dell’offerta economica, i concorrenti devono ottenere, nell’esame della parte tecnica, un punteggio complessivo non inferiore a 50 punti. La società bolognese guidata da un imprenditore pakistano che ambiva a gestire all’ex Bacchilega (per il quale il canone annuo a base d’asta era di 24mila euro, ma bisognava sobbarcarsi 100mila euro di lavori) totalizzò 39 punti. E perciò fu esclusa.

"Per i locali ex Opera Dulcis si concretizza un passaggio importante per ridare vita agli spazi – assicura il sindaco Marco Panieri –. È stato un cammino complesso, ma l’Amministrazione comunale è pronta a riconsegnarlo alla città con una nuova realtà legata al cibo, alle bevande, alla musica e ai sapori. Come sappiamo la location è suggestiva e ha un potenziale notevole, rispetto ai bandi precedenti abbiamo introdotto alcuni correttivi per valorizzare ulteriormente l’offerta. Questo impegno è frutto di un gioco di squadra. L’invito ora è rivolto al mondo dell’impresa, del commercio e della ristorazione a farsi avanti e mettersi in gioco".