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Umiltà, serietà e tanto lavoro. Andrea Ceroni, da qualche giorno nuovo gestore dei locali dell’ex Opera Dulcis di piazza Matteotti, non perde di vista i valori con cui è cresciuto nel settore della panificazione e della pasticceria. Quarantasei anni, padre di Alessandro e Riccardo di 21 e 19 anni che lavorano con lui, è pronto a una delle sue più grandi sfide professionali.
Ceroni, soddisfatto dell’esito del bando?
"Sono contento e un po’ stupito perché, viste le condizioni particolarmente vantaggiose della proposta, non mi aspettavo di essere l’unico offerente".
Affitto da 36mila euro l’anno (la metà di quanto pagava il vecchio gestore ndr) e primi sei mesi esenti dal pagamento del canone.
"Era un buon bando. Nel locale, collocato in posizione strategica, non manca niente. Bisognerà dare una pulita e una rinfrescata ma per il resto c’è tutto, anche più di quanto immaginassi".
Nutriva aspettative particolari? "No, non ci credevo più di tanto. Ero convinto di un ampio interesse e non mi sono messo neppure a fantasticarci sopra. Prima di partecipare al bando ho avuto modo, insieme ai miei figli, di effettuare il sopralluogo di rito. Ne abbiamo parlato a casa, ma eravamo tutti convinti. Così abbiamo formulato l’offerta".
Cosa l’ha colpita?
"E’ l’unico locale del centro storico imolese adatto allo sviluppo di un progetto polivalente".
In che senso?
"Noi porteremo la nostra esperienza nel settore, poi sarà il mercato a dare le indicazioni più preziose. Di certo, però, bisognerà essere pronti a fare un po’ di tutto".
Qualche idea?
"Organizzare serate gastronomiche con selezioni di vini delle migliori cantine. E’ un format che abbiamo già testato e piace alla gente".
Il sindaco Panieri le ha consigliato di puntare sulle pause pranzo, gli aperitivi e gli eventi.
"La pausa pranzo sarà una finestra fondamentale dell’operatività della struttura. Produzione artigianale, anche con pasta fresca, curata interamente da noi".
Aperture no stop e un po’ di personale da assumere.
"Sì, sto già cercando tre baristi. Il locale sarà aperto 360 giorni all’anno dalle 6 del mattino alle 21 di sera. Le chiusure? Solo a Natale e qualche altra festa comandata".
Quando inizierà l’avventura?
"Entro 20 giorni firmerò il contratto. Poi, senza fretta, penserò all’apertura. Mi prenderò tutto il tempo necessario per fare le cose a modo. Anche 5-6 mesi, vista la gratuità del canone nel primo semestre, per spalancare le porte con i primi caldi".
Della serie, presto e bene non stanno insieme.
"Specie nel nostro comparto. Aprirò quando sarò sicuro di poter soddisfare al meglio la clientela. Se non si fanno le cose fatte bene, con locali del genere, è un attimo demolire anni di credibilità".
C’è il numero 16 come costante delle sue nuove attività lavorative.
"E’ vero, il 16 novembre di quindici anni fa ho avviato il forno-pasticceria di Ponticelli. E il 16 novembre scorso è iniziato questo viaggio".
Dirà addio a Ponticelli?
"No, nella frazione resterò come rivendita. Anzi, verranno ampliati gli spazi con un banco gastronomia e un angolo di frutta e verdura. Però, per prendere a mano il tutto, sto cercando un gestore. Le nostre forze saranno concentrate su Imola".
Un bel cambiamento.
"Una sfida diversa ma stimolante. Sicuramente la città, rispetto alla frazione, richiederà qualcosa di più raffinato".
Il suo curriculum?
"Faccio il fornaio da 33 anni. Ho iniziato da Gaddoni a Imola poi ho lavorato in altri punti vendita imolesi. Tra questi anche il Conad Pedagna e Prestige. Senza dimenticare, durante il periodo nero del caro bollette, la ripartenza del nostro servizio di catering alla discoteca Vie en Rose per le serate di cucina".