"F1 sul Santerno per anni, il sogno è realtà"

La soddisfazione di Selvatico Estense (ex presidente di Formula Imola): "Il circuito ha dimostrato di essere pronto. Ora il pubblico"

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di Enrico Agnessi

È il giorno dell’annuncio. Oggi, a meno di improbabili rinvii dell’ultimo momento, verrà ufficializzato il calendario del Mondiale di Formula 1 del 2022. Imola, per il terzo anno consecutivo, farà parte del Circus. La data giusta, dopo che per settimane è rimasta calda la pista che portava al 17 luglio, ora sembra essere proprio quella del 24 aprile. Una gara di primavera, con il pubblico, a distanza di 16 anni dall’ultimo Gran premio di San Marino.

Se l’Autodromo è pronto a calare il tris, un po’ di merito va riconosciuto a Uberto Selvatico Estense. L’ex presidente di Formula Imola, sostituto a inizio anno da Gian Carlo Minardi al timone della società che gestisce l’attività del circuito, ha rincorso il sogno quando sembrava davvero irrealizzabile. Assieme all’allora sindaco Daniele Manca e a Stefano Manara, al tempo presidente di Con.Ami (altri due che nonostante le polemiche hanno sempre continuato a investire i soldi del Consorzio dei 23 Comuni sull’Autodromo) volò a Londra da Bernie Ecclestone nel 2015 per avanzare la candidatura dell’Enzo e Dino Ferrari. Ne nacque un braccio di ferro con Aci, finito davanti al Tar, sull’utilizzo dei fondi statali da parte di Monza. Con il senno del poi, Imola avrebbe avuto tutte le carte in regola per far saltare il banco (non a caso oggi il Governo mette 12 milioni per un Gp che ne costa poco meno del doppio...), ma quel ricorso venne ritirato l’anno successivo per ragioni politiche. Così volle l’allora premier Matteo Renzi, che in quel momento si stava giocando tutto nel Referendum che gli sarebbe costato Palazzo Chigi qualche settimana dopo.

Poi un anno e mezzo fa, con il Circus chiuso per pandemia, Selvatico Estense tornò alla carica. E chiamò Liberty Media. Gli americani, diventati nel frattempo i patron della F1, erano in difficoltà: non c’erano abbastanza date in calendario, si rischiavano beghe con le tv. "Se volete, Imola è pronta – fu il senso della telefonata –. Ma solo se non c’è da pagare nulla". Il resto è storia: il Gran premio torna in riva al Santerno a novembre 2020 (per poco non riusciva il colpaccio di riportare il pubblico in tribuna), ma Selvatico Estense lascia la guida di Formula Imola pochi mesi dopo. Paga qualche ruvidezza caratteriale e una scarsa propensione al dialogo con i comitati anti-rumore; ma non è detto che in futuro la sua strada e quell’Autodromo non possano incrociarsi di nuovo.

"In un momento così particolare di transizione post-Covid per il motorsport, il ritorno eventuale di Imola in pianta stabile, e non solo come ‘riserva’, nel calendario della F1 è davvero un bel sogno che si spera si possa realizzare", commenta oggi Selvatico Estense, che nel frattempo ha riallacciato almeno in parte i rapporti con l’Autodromo, visto che era tra i pochi ospiti di Formula Imola alla gara-bis dello scorso aprile.

Se il Circus tornerà a Imola tra pochi mesi "lo si deve al grande lavoro della struttura passata e presente dell’Autodromo – ricorda l’ex presidente di Formula Imola – che ha dimostrato negli anni di essere pronta alla sfida, e soprattutto agli sforzi della Regione Emilia Romagna nel promuovere con il Governo il proprio territorio di concerto con le istituzioni locali e gli organi sportivi istituzionali per poter affrontare con sussidi pubblici l’importante impegno economico richiesto dal presidente di Formula One Group, Stefano Domenicali".

Detto questo, "ovviamente se dovesse essere confermata la data di aprile in sostituzione del Gp della Cina – conclude Selvatico Estense –, si spera che l’evento possa tenersi con il pubblico , che si sa non aspetta altro che ritornare a respirare liberamente l’aria del circuito del Santerno per vedervi sfrecciare i propri eroi su quattro ruote".