
Il ladro è entrato dalla portafinestra della cucina. "Pensavamo di avere perso la chiave, invece ci era stata rubata"
Imola, 1 giugno 2025 – Messo in fuga dal coraggio, quello di "urlare con tutta la forza che avevo in corpo. In quel momento una sensazione di potenza ha sostituito la paura". La frase che non aspetti da chi praticamente ha vissuto un incubo: un ladro in camera da letto nel cuore della notte. Accade in un appartamento al piano terra nel quartiere Pedagna, dove c’è una donna a letto con suo marito, anche il figlio sta riposando qualche camera più in là.
E a far scattare l’allarme, intorno alle quattro del mattino, è ciò che potremmo definire un ‘sesto senso’ della signora. "Stavo dormendo, ma sono stata svegliata da un rumore, prima sottile, lieve, poi sempre più intenso e continuo. Credevo fossero i gatti, ma poi quando ho acceso la luce..."
E’ lì che compare la figura di una persona, in camera da letto, a pochi passi dalla coppia che sta riposando. A quel punto la donna inizia a urlare con tutta la forza che ha in corpo: "Ho reagito d’attacco strillando più forte che potevo: ‘C’è un uomo, c’è un uomo’". Anche il marito della donna, svegliato dal trambusto, salta sul letto mentre l’intruso si allontana rapidamente: "Era una figura bassa e tarchiata, con una felpa e il cappellino – prosegue il racconto –, dopo i miei urli è andato via rapidamente, ma quasi con tranquillità, senza fare rumore. Non sono riuscito a vederlo in faccia. E nemmeno mio marito ci è riuscito, per lui quegli istanti è stato come vivere una sorta di incubo del dormiveglia".
Dopo poco tutta la famiglia è in piedi. All’appello mancano circa 300 euro "presi dal portafoglio di mio marito e da quello di mio figlio". Secondo la vittima dell’intrusione il ladro era in cerca degli ori, e avrebbe rovistato un po’ in tutta casa prima di essere scoperto. L’intruso sarebbe entrato dalla portafinestra della cucina, affacciata su un terrazzo a piano terra. "Non trovavamo la chiave dell’inferriata da qualche giorno – precisa la signora –, credevamo di averla persa, e invece probabilmente ci era stata rubata".
Stando sempre al racconto della coppia, il topo d’appartamento, dopo aver aperto il cancelletto metallico avrebbe praticato un foro nell’infisso così da girare dall’esterno la maniglia della porta finestra. "Mi sono meravigliata della mia reazione – conclude la donna, che promette di denunciare presto l’accaduto alle forze dell’ordine –, penso a tutto quello che poteva accadere con un estraneo in casa così poco distante da me e dalla mia famiglia e ora mi sento molto più sollevata".