
C’è anche quello imolese con protagonisti i Fantaveicoli tra i 15 i carnevali storici che entrano nel nuovo albo regionale dedicato al settore. La Giunta dell’ente di viale Aldo Moro a Bologna ha accolto infatti le domande presentate dalle manifestazioni in possesso dei requisiti, quali il rilevante valore storico e culturale, lo svolgimento sul territorio emiliano-romagnolo e almeno venti edizioni allestite negli ultimi trent’anni.
I 15 carnevali storici ammessi sono la Festa di Primavera, dei Carri Allegorici in Gesso, di Festa e di Pensiero di Casola Valsenio (Ravenna), che si è svolta per la prima volta nel 1891; il Carnevale di Castelnovo di Sotto (Reggio Emilia) la cui prima edizione è stata nel 1886; il Carnevale di Cento (Ferrara) che si è tenuto per la prima volta nel lontanissimo 1546; il Carnevale di Civitella di Romagna (Forlì Cesena) che si tiene dal 1961; il Carnevale di San Grugnone, a Conselice (Ravenna), dal 1919; il Carnevale di Cotignola (Ravenna) dal 1946; Zobia, il carnevale storico di Fiorenzuola (Piacenza) dal 1995; il Carnevale di Forlimpopoli (Forlì-Cesena) dal 1914; il Carnevale di Gambettola (Forlì-Cesena) che si tiene dal 1886; il carnevale dei Fantaveicoli di Imola, dal 1998; il Carnevale di Pianoro (Bologna) dal 1988; il Carnevale di Pieve di Cento (Bologna) dal 1974; il Carnevale di San Cesario sul Panaro (Modena) nel 1983; il Carnevale di San Giovanni in Persiceto (Bologna), dal 1874; Carnevale di San Pietro in Casale (Bologna) istituito nel 1871.
La legge regionale che sostiene i carnevali storici dell’Emilia-Romagna ha l’obiettivo di "valorizzare la partecipazione delle comunità locali, ma anche le attività collaterali di studio, ricerca, allestimento e gestione di luoghi per la documentazione aperti al pubblico – spiegano dalla Regione –, considerando che queste manifestazioni non sono soltanto una tradizione culturale, ma contribuiscono a dare vita a un’industria culturale e creativa e all’educazione dei bambini alle tecniche artigianali".
In 30mila hanno partecipato, lo scorso mese di febbraio, alla 26esima edizione del Carnevale dei Fantaveicoli. Ed è proprio grazie alla lunga tradizione radicata nel territorio, unita all’originalità e specificità della manifestazione, unica nel suo genere, che l’evento aveva i requisiti previsti dalla legge regionale 142022 ‘Norme in materia di carnevali storici’ per l’iscrizione all’albo emiliano-romagnolo appena istituito dalla Regione.
Ecologia, rispetto per l’ambiente, zero emissioni, mobilità sostenibile, riciclo e riuso dei materiali: questi temi, uniti all’originalità di tanti artistiinventori sono alla base dei fantaveicoli imolesi. Erano in concorso veicoli originali, strani, fantasiosi, inusuali, stravaganti e ingegnosi; i mezzi in concorso devono rispecchiare il tema e lo spirito del Carnevale imolese: essere ironici, colorati, burleschi, mascherati. Potevano essere condotti da una o più persone, essere alti, bassi, lunghi e con una, due o più ruote ed essere realizzati preferibilmente con materiali riciclati o di recupero... nessun limite alla fantasia.