Fd’I e Lega protestano: "Economia penalizzata"

Il centrodestra contesta il balzello per gli alberghi. E chiede correttivi

Fd’I e Lega protestano:   "Economia penalizzata"

Fd’I e Lega protestano: "Economia penalizzata"

Primo disco rosso dell’opposizione, e in particolare delle forze politiche di centrodestra, al bilancio di previsione 2023 presentato ieri dalla Giunta in Consiglio comunale. "Continuano le prese in giro del sindaco Panieri – protesta Nicolas Vacchi (Fratelli d’Italia) –. Dapprima ha affermato che grazie a lui non aumenteranno le tasse e la pressione fiscale in città, e un secondo dopo nel suo discorso di presentazione ha poi affermato che aumenterà la tassa di soggiorno. Una scelta ingorda e poco oculata, che di certo non favorirà in nessun modo il turismo, la cultura e la revitalizzazione del centro storico della nostra Imola, con grave danno delle attività economiche esercenti sul territorio".

Questi, secondo Vacchi, sono i "regali democratici del nostro sindaco Panieri. Ci dissociamo – prosegue il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale – e in questo mese depositeremo i giusti emendamenti e atti collegati al Bilancio per evitare l’aumento delle tasse e tutta un’altra serie di proposte a favore di famiglie, contro il caro bollette, a vantaggio dello sviluppo economico e a garanzia della pubblica sicurezza".

Annuncia battaglia anche il leghista Simone Carapia, che mette nel mirino il ritocco della tassa di soggiorno, che passa da due a tre euro per i clienti degli hotel a quattro stelle e poi a scalare progressivamente per le altre categorie. "Un aumento deciso in modo unilaterale, senza confronto, senza trasparenza e senza giustificare l’aumento", affonda Carapia. E aggiunge: "Non possiamo che condividere e portare all’attenzione della Giunta le ragioni e la preoccupazione di coloro che operano nel settore dell’accoglienza turistica. Ancora una volta, il sindaco Panieri dimostra scarsa conoscenza e attenzione verso le dinamiche delle imprese che chiedono, di contro, maggiore considerazione e un continuo dialogo con l’amministrazione".

Insomma, l’analisi è come al solito impietosa. "Dopo quasi tre anni di governo della città, pare che non si sia imparato che Il turismo e le attività connesse richiedono un’attenta programmazione e non una continua ed estenuante improvvisazione – analizza il consigliere comunale del Carroccio –. Per governare ci vuole anzitutto orecchio, non presunzione e arroganza. A Imola si aumenta la tassa di soggiorno e poi ci sono altri Comuni romagnoli, come Castrocaro, che l’aboliscono dando segnali politici importanti alla propria comunità che cerca di riprendersi nonostante il caro bollette e il caro spesa, e soprattutto sgravando gli imprenditori di una notevole responsabilità contabile nei confronti della Corte dei conti. Ora, visti i tempi difficili, altroché aumentare: sarebbe giusto abolirla per un vero e proprio rilancio del turismo".

e. a.