
Nicolas Vacchi, Marta Evangelisti e Stefano Cavedagna con i vertici territoriali di FdI
"In questi due anni e mezzo, il Governo è stato presente davanti a tutti i problemi di politica interna ed estera che gli sono stati lasciati in eredità da oltre un decennio di governi illiberali e di sinistra. Ha restituito credibilità all’Italia a livello internazionale, ma soprattutto si è dimostrato un esecutivo prossimo alle esigenze dei cittadini e delle comunità locali". È il bilancio tracciato da Nicolas Vacchi, coordinatore territoriale di Fratelli d’Italia, che l’altra sera ha radunato l’anima locale del partito all’hotel Molino Rosso per l’iniziativa ‘Metà mandato, senza sosta per gli italiani’. Al microfono, oltre allo stesso Vacchi, l’europarlamentare meloniano Stefano Cavedagna e la capogruppo di FdI in Regione, Marta Evangelisti, per un’iniziativa che strizza l’occhio alla campagna elettorale per le comunali della primavera del 2026.
"Si pensi a quanti soldi sono stati stanziati per i disastri alluvionali, per la sanità, per la sicurezza, per la tutela delle famiglie e dei lavoratori, per il rilancio delle imprese – è sempre il ragionamento di Vacchi –. Oppure si pensi ai famigerati tagli che la sinistra va proclamando e che non trovano riscontro nella realtà di un Governo che trova finanziamenti agli enti locali in ogni forma, anche tramite il piano nazionale di ripresa e altri ingenti fondi governativi. Il compiti degli eletti di questo territorio politicamente governato dalla sinistra, insieme ai tanti militanti, è quello di restituire la verità dei fatti e di combattere contro le pessime politiche di chi amministra, dimostrando l’eccellenza delle opere e la solerzia del lavoro svolto dal presidente Meloni".
Poi, la parola a Evangelisti: "In due anni ha cambiato il passo del Paese: visione, decisione e risultati concreti", è la lettura che la capogruppo di FdI in Regione dà dell’operatore della premier. "Un Governo che – prosegue Evangelisti – non si nasconde dietro le scuse, ma affronta i problemi e li risolve. Mentre il Governo realizza, la Regione Emilia-Romagna resta ferma: una sinistra senza visione, più abile a lamentarsi che a governare. È tempo che anche sui territori si inizi a costruire, non solo a protestare".
È toccato quindi all’eurodeputato Cavedagna chiudere i lavori del convegno, prima della foto di rito con tutti gli eletti e i membri dei coordinamenti dei circoli dei dieci comuni del circondario imolese.