
L'uomo è stato arrestato carabinieri della compagnia di Imola (foto di repertorio)
Mordano, 15 aprile 2025 – La telenovelas di violenza va in scena nella Domenica delle palme. C’è una storia fitta, intensa, fatta di paura e un figlio sottratto, oltre ad aggressioni e pure droga dietro ai fatti raccontati dal Carlino giusto oggi. Una donna ferita da un fendente di coltello a Mordano, costretta a fuggire in strada con i figli in braccio. Accadeva pochi giorni fa ma, era solo l’inizio di una storia che ha come protagonista un 26enne egiziano, arrestato dai carabinieri per maltrattamenti contro familiari, violazione di domicilio, porto d’armi o oggetti atti a offendere, rapina aggravata e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
E’ proprio il fatto di Mordano a dare il ’la’ a tutto. Un presunto tradimento – da parte della donna che nel frattempo si era rifugiata dai genitori –, e il 26enne si presenta a casa del ’rivale’, un uomo italiano di 45 anni.
L’allarme agli uffici dell’Arma arriva proprio dalla coinquilina di quest’ultimo. La donna avrebbe raccontato di un giovane che, dopo averla costretta ad aprire la porta era entrato in casa urlando e aveva preso un coltello da cucina da uno dei cassetti della sala da pranzo mentre il 45enne stava dormendo.
Quest’ultimo, svegliato di soprassalto dalle urla sentendosi accusato di avere una relazione sentimentale con la compagna dell’intruso, ha tentato di difendersi, ma non è riuscito a evitare una serie di pugni e una coltellata di striscio al volto. A quel punto, il 26enne egiziano lo avrebbe costretto a consegnare il telefono, per poi scappare a bordo di un taxi. Nel frattempo però la macchina di ricerca da parte dei carabinieri della compagnia imolese in capo al comandante Domenico Lavigna si era già messa in moto. Sulle tracce dell’aggressore si lanciano i militari delle caserme di Medicina, Castel San Pietro, Sesto Imolese e Fontanelice.
E il 26enne? Va prima a casa degli suoceri, dove si era rifugiata la donna (per lei era stato attivato il ’codice rosso’ dopo i fatti di Mordano), li aggredisce e si porta via il figlio minorenne, caricandolo sul taxi che lo attendeva fuori (si scoprirà poi che il tassista era all’oscuro di tutto).
Poco dopo, i militari dell’arma lo trovano a casa, con iin braccio il bambino sconvolto che piangeva.
Fine della corsa. Perché i carabinieri lo convincono a desistere. Il 26enne lascia andare il figlio, e viene trovato in possesso di 79 grammi di marijuana oltre allo smartphone del presunto amante. L’egiziano, non contento, una volta salito in macchina con i carabinieri, non è sembrato affatto pentito. Dal momento che continuava a ripetere frasi del tipo: “Ora vado in carcere, ma appena esco, fra due o tre anni, li uccido tutti”.